Dopo la Sicilia, passata in zona gialla dal 30 agosto 2021, ci sono altre regioni che corrono il rischio di cambiare colore a partire da lunedì 6 settembre: osservando i dati su ricoveri e terapie intensive emerge che Sardegna e Calabria potrebbero vedersi costrette a reintrodurre alcune restrizioni.
Regioni a rischio zona gialla
Per assegnare i nuovi colori, iIl monitoraggio dell’ISS tiene conto dei numeri registrati il martedì precedente. Stando ai dati dell’Agenas, l’agenzia che aggiorna quotidianamente i tassi di occupazione degli ospedali, il 31 agosto Sardegna aveva una percentuale di posti letto occupati in area medica pari al 15% e in rianimazione al 13% (per passare in zona gialla occorre superare rispettivamente il 15% e il10%). La Calabria aveva invece sforato la soglia nei reparti con il 17% ma per quanto riguarda le terapie intensive è rimasta ferma al 9%.
Regioni a rischio zona gialla: i dati su ricoveri e rianimazioi
Ciò fa dedurre che da lunedì 6 settembre l’Italia continuerà a essere tutta bianca eccetto la Sicilia, ma i dati più aggiornati potrebbero essere utili per capire le tendenze per la prossima settimana. Questi i tassi di occupazione di rianimazioni e reparti ordinari aggiornati al 2 settembre:
- Abruzzo: 3% terapia intensiva, 7% area medica
- Basilicata: 2% terapia intensiva, 12% area medica
- Calabria: 9% terapia intensiva, 17% area medica
- Campania: 4% terapia intensiva, 10% area medica
- Emilia Romagna: 6% terapia intensiva, 5% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 7% terapia intensiva, 4% area medica
- Lazio: 8% terapia intensiva, 7% area medica
- Liguria: 4% terapia intensiva, 4% area medica
- Lombardia: 3% terapia intensiva, 6% area medica
- Marche: 9% terapia intensiva, 7% area medica
- Molise: 0% terapia intensiva, 5% area medica
- Piemonte: 3% terapia intensiva, 3% area medica
- Puglia: 4% terapia intensiva, 9% area medica
- Sardegna: 12% terapia intensiva, 14% area medica
- Sicilia: 13% terapia intensiva, 23% area medica
- Toscana: 9% terapia intensiva, 8% area medica
- Umbria: 7% terapia intensiva, 7% area medica
- Valle d’Aosta: 0% terapia intensiva, 0% area medica
- Veneto: 5% terapia intensiva, 3% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 4% terapia intensiva, 5% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 0% terapia intensiva, 4% area medica
I numeri suggeriscono dunque che le uniche due regioni a rimanere a rischio zona gialla dal 13 settembre sarebbero Sardegna e Calabria: fondamentali saranno i dati dei prossimi giorni.