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Per gli esperti la variante Omicron sarà presto dominante nel Regno Unito, sostituendo la Delta.
I contagi nel Paese restano troppo alti, sebbene si assista a un calo di ricoveri e di vittime. Per contenere la diffusione del virus, in particolare della nuova mutazione, Boris Johnson sta per annunciare nuove restrizioni.
Regno Unito, nuove restrizioni contro la variante Omicron
Con 50mila casi in 24 ore, il numero dei nuovi positivi nel Regno Unito continua a raggiungere spaventose cifre da record. Nonostante le vittime del Covid e i ricoveri stiano seguendo un trend in ribasso, preoccupa la situazione nel Paese.
Crescono i casi di variante Omicron, che potrebbe essere la causa del nuovo incremento dei contagi. Una ricerca della Harvard Medical School attesta un “aumento esponenziale di Omicron rispetto a Delta”. Nel Regno Unito presto la nuova mutazione potrebbe diventare dominante. Finora nel Paese sono stati accertati 336 casi di variante Omicron, ma gli esperti ritengono che i numeri reali siano molto più alti.
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È proprio per arginare la diffusione della variante Omicron che il premier inglese Boris Johnson sta per annunciare una serie di nuove restrizioni valide in tutto il Paese.
Regno Unito, nuove restrizioni contro la variante Omicron: l’obiettivo del Governo
Stando a quanto riferito dal Financial Times sulla base delle dichiarazioni di tre alti funzionari governativi, il Governo britannico ha deciso di implementare il cosiddetto “Piano B”.
Le nuove misure restrittive potrebbero prevedere l’obbligo di un passaporto vaccinale per accedere ai luoghi pubblici e una nuova ordinanza per lo smart working.
Regno Unito, in arrivo nuove restrizioni: polemiche per il party durante il lockdown
La decisione arriverebbe in seguito alle polemiche legate a party natalizi che si sarebbero tenuti lo scorso anno, infrangendo le regole imposte con la pandemia.
Ad aver alimentato le critiche sul Governo di Boris Johnson sarebbe un video pubblicato da Itv. Il 18 dicembre 2020 probabilmente ci fu un party a Downing Street, al quale parteciparono circa 40 persone. Quattro giorni dopo, in un incontro tra i colleghi, venne chiesto all’allora portavoce Stratton se fossero vere le voci riguardanti un party natalizio organizzato senza rispettare le misure anti-Covid vigenti nel Paese.
Le sue parole pare siano state casualmente registrate e sono emerse solo a distanza di quasi un anno.
Nel filmato si vede la Stratton che chiacchiera con i colleghi e dice: “È stato un incontro di lavoro. Non era socialmente distanziato“.