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Regolamentazione giochi: le parole di Lollobrigida

Governo

Il direttore centrale Giochi dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Mario Lollobrigida è intervenuto al webinar sulla regolamentazione del settore dei giochi: ecco la sua proposta

È il momento di regolare i giochi. Nel suo intervento al webinar La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri, organizzato a Roma dall’Istituto per la Competitività insieme a IGT, il direttore centrale Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Mario Lollobrigida ha fornito un quadro capillare ed esaustivo della situazione.

Tra meriti e ammissioni

«Innanzitutto ritengo che il modello organizzativo non sia assolutamente messo in dubbio. Ovviamente la Delega fiscale lo ribadisce: è evidente che è un modello organizzativo che funziona, il modello concessorio ha sempre funzionato e continua a funzionare bene. Tant’è che il sistema italiano è un benchmark: riceviamo continuamente richieste di confronto da altre autorità nazionali, recentemente anche dall’autorità fiscale francese. La delega è complessa, non riguarda unicamente il settore. Noi che siamo dei tecnici valutiamo quello che secondo noi dovrebbe essere fatto. Il punto nodale è superare questa impasse degli ultimi anni sul rinnovo delle concessioni, quindi superare il regime delle proroghe. Questo significa trovare la soluzione della questione territoriale, che è fondamentale perché il sistema risulta ormai assolutamente differenziato sul territorio senza alcuna ragion d’essere. Siamo d’accordo con il dottor Zamparelli, quello che abbiamo rilevato è che in realtà il sistema del distanziometro non ha risolto il problema dei giocatori. Abbiamo anche noi rilevato l’aumento delle delle attività illecite sul territorio e lo spostamento del mercato online. Ovviamente così il gioco entra nelle scuole e in altri luoghi sensibili, al gioco online si può tranquillamente accedere dalle scuole e in altri luoghi sensibili dove i maggiorenni possono giocare a fianco del minorenne che sta all’interno dello stesso edificio».

Necessità di un ripensamento

«Siamo favorevoli a ripartire dall’intesa già raggiunta nel 2017 in sede di Conferenza Unificata che poi, come sappiamo, non è stata recepita con un decreto ministeriale. Secondo noi è necessario riaprire il tavolo in Conferenza Unificata su quel modello di accordo, diciamo proprio partendo dalla bozza di quell’intesa già raggiunta, perché comunque, tutto sommato, era una buona intesa» ha concluso Lollobrigida.