> > RemTech, Violo (Geologi): formare persone per evitare le stragi

RemTech, Violo (Geologi): formare persone per evitare le stragi

featured 1650659

Ferrara, 21 set. (askanews) - I danni dovuti al maltempo e alle alluvioni si possono evitare "facendo formazione e informando le persone che vivono nelle aree ad elevato rischio". Le risorse finanziare "ci sono" per "intervenire con interventi strutturali di mitigazione del rischio" e anche per "i...

Ferrara, 21 set. (askanews) – I danni dovuti al maltempo e alle alluvioni si possono evitare “facendo formazione e informando le persone che vivono nelle aree ad elevato rischio”. Le risorse finanziare “ci sono” per “intervenire con interventi strutturali di mitigazione del rischio” e anche per “interventi di tipo non strutturale, come quello dell’aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico”. Lo ha detto il presidente del Consiglio nazionale geologi, Francesco Angelo Violo, a margine degli Stati generali sulla gestione sviluppo dei territori nella prima giornata di RemTechExpo a Ferrara.

“La frequenza con cui avvengono questi eventi meteorici estremi è sempre più fitta – ha spiegato Violo -. Dobbiamo lavorare facendo dei piani di adattamento. Abbiamo visto che nell’evento tragico delle Marche oltre ai tanti danni, muoiono tante persone. Questo non deve più avvenire. E si può fare formando e informando la gente che vive nelle aree ad elevato rischio idrogeologico e di esondazione”.

“I soldi ci sono – ha proseguito -, non c’è un problema di risorse finanziarie per intervenire con interventi strutturali di mitigazione del rischio, però spesso non vengono spesi o vengono spesi in periodo molto lunghi. Oltre agli interventi di tipo strutturale dobbiamo pensare a interventi di tipo non strutturale, come quello dell’aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, quello della preparazione ed esercitazione verso i cittadini ad avere comportamenti di auto-protezione corretti, ma anche come quello della manutenzione del territorio”.

“Abbiamo visto che quando arrivano le esondazioni – ha concluso il presidente del Consiglio nazionale geologi – non arriva solo acqua, ma detriti e materiale vegetale perché non c’è una manutenzione del territorio e degli interventi ordinari di messa in sicurezza dei versanti dei bacini idrografici e di pulizia dei corsi d’acqua”.