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Reneuzzi e l'uccisione di una giovane donna

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Siamo in provincia di Alessandria, in uno dei borghi forse più isolati della regione piemontese. Immerso nel verde e in un paesaggio naturale sul fianco del Monte Antola. Reneuzzi è un borgo come tanti di quelli presenti nel territorio, ma allo stesso tempo è unico nel suo genere. La sua unicitÃ...

Siamo in provincia di Alessandria, in uno dei borghi forse più isolati della regione piemontese. Immerso nel verde e in un paesaggio naturale sul fianco del Monte Antola. Reneuzzi è un borgo come tanti di quelli presenti nel territorio, ma allo stesso tempo è unico nel suo genere. La sua unicità è data innanzitutto dal fatto che non esiste una strada carrabile e l’unico modo per arrivare al borgo è attraverso una stradina che parte da Vegni. Solo dopo circa due ore di cammino, neanche del tutto agevole, si arriva a Reneuzzi.
Il borgo è stato abitato fino al 1961. Ma di punto in bianco la popolazione ha deciso di abbandonarlo. Il fatto scatenante? L’omicidio di una giovane donna. Ad ucciderla, secondo quanto riportano le notizie di cronaca, è stato un cugino di primo grado. I due però non erano solo parenti, ma avevano iniziato una storia d’amore. O meglio. Lui, trentun’anni, si era innamorato della giovane cugina di soli vent’anni. La giovane però ad un certo punto, dopo esser stata “al gioco” per un po’, aveva deciso di respingerlo. La famiglia perseguitata da questo giovane uomo aveva deciso – come molte famiglie di Reneuzzi – di lasciare il borgo. Fu allora che pazzo di gelosia la uccise e scappo’.
Dopo questo tragico fatto di cronaca, Reneuzzi – che già era stato salutato da alcune famiglie locali – venne completamente abbandonato.

Attualmente del borgo rimane ben poco. Solo le mura esterne delle abitazioni. All’ingresso del borgo vi è il cimitero, all’interno del quale è ancora in piedi la lapide della giovane donna (più grande rispetto a tutte le altre e probabilmente per questo ancora integra). Gli altri edifici sono per lo più diroccati. Si è conservata abbastanza bene la piccola chiesetta di Reneuzzi, forse perché fu usata anche dopo che gli abitanti lasciarono il borgo.