> > Renzi lancia "area Draghi": immediato lo scontro con Calenda

Renzi lancia "area Draghi": immediato lo scontro con Calenda

Renzi lancia 'area Draghi' ma è subito scontro con Calenda

In un'intervista al Corriere, Renzi parla chiaro e senza mezzi termini: "È l’area Draghi, oggi, in Italia, ed è l’area Macron in Francia".

In un’intervista al Corriere, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi ha espressamente detto:

“Qui non si tratta di ragionare di nomi e cognomi ma di politica: c’è uno spazio che può salvare il Paese. È l’area Draghi, oggi, in Italia, ed è l’area Macron in Francia. È uno spazio che esiste”.

Renzi lancia “area Draghi”,ma è subito scontro con Calenda 

Insomma, l’era Draghi dovrà continuare anche dopo le politiche del 2023. Tuttavia, per quanto l’obiettivo sembra lo stesso, la strada per raggiungerlo per Matteo Renzi e per Carlo Calenda sembra essere motivo di discussione.

Motivo per il quale arriva una sollecitazione a compattare un’area politica che, stando a ciò che sostiene Renzi, è già esistente, ma alla quale bisogna dare una rappresentanza politica alle elezioni del ’23:

“Non dare a questo spazio una casa e un tetto per mere ragioni di egocentrismo personale sarebbe folle e da irresponsabili. I prossimi mesi mostreranno chi è in grado di fare politica e chi invece vive di inspiegabili risentimenti, anche in questo centro riformista. Noi ci siamo con umiltà e determinazione”.

Le parole di Calenda sui social 

Tuttavia, mentre Renzi nel parlare non fa nomi, sui social Calenda non ci pensa due volte a fare quello di Renzi:

“Da tempo, insieme a Più Europa e liste civiche, stiamo lavorando per questo. Ma va chiarita la linea di Italia Viva (un no chiaro a Pd/5S), abbandonati opportunismi elettorali locali, e devi decidere se vuoi fare politica o business. Su queste basi aperti a discutere quando vuoi”. Per il leader di Azione, comunque, a un rinnovato progetto di larghe intese si può lavorare dopo il voto, coinvolgendo Pd, Fi e sinistra. Non prima. Con buona pace dell’area Draghi a cui sarebbe “folle non dare un tetto”.

L’ira dei renziani 

Commento che ha subito scatenato l’ira dei renziani, basta prendere in considerazione le parole di Francesco Bonifazi:

“Anche oggi Carlo Calenda attacca Renzi evocando conflitti inesistenti tra business e politica. L’uomo cresciuto in Confindustria non sa che cosa sia la politica. Ma evidentemente non ha ancora capito che cosa sia davvero il business. Carlo i nemici non siamo noi: rilassati”.

O quelle di Ivan Scalfarotto:

“Carlo, il problema è che una possibile alleanza nemmeno si concepisce se uno dei possibili alleati non fa altro che attaccare l’altro (peraltro a senso unico). Qua il tema è il destino dell’Italia a partire dal 2023 e tu ti preoccupi di cosa fa Renzi nel tempo libero? Eddai”.

Ovviamente non si è fatta attendere la contro risposta di Calenda:

“Avete la sindrome dell’attacco. Ho spiegato qual è la nostra linea su una possibile alleanza. Possiamo? Il punto è che qualsiasi cosa non sia un’ode al capo carismatico diventa un attacco. Come potete pensare di collaborare con qualsiasi cosa che non sia uno specchio?”.