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Renzi, più fondi per la Sanità il prossimo anno

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha assicurato che, nel 2017, aumenteranno i fondi per la Sanità. Niente tagli e niente tassa sul fumo. Il premier Matteo Renzi ha parlato alla trasmissione Uno Mattina toccando vari temi di attualità, primo fra tutti quello relativo ai fondi previsti dalla...

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha assicurato che, nel 2017, aumenteranno i fondi per la Sanità. Niente tagli e niente tassa sul fumo.

Il premier Matteo Renzi ha parlato alla trasmissione Uno Mattina toccando vari temi di attualità, primo fra tutti quello relativo ai fondi previsti dalla prossima manovra finanziaria. Non ci saranno tagli alla Sanità, ha assicurato Renzi, ci sarà anzi un aumento dei fondi a favore del servizio sanitario nazionale.

“I fondi alla sanità nel 2017 continueranno a crescere” ha detto Renzi a Uno Mattina, spiegando poi che “il ministro della Sanità chiede dieci e magari otterrà uno, ma non è che ha avuto un taglio: voleva dieci e ha avuto uno. I soldi per la sanità aumenteranno e non ci sarà nessun intervento sui pacchetti di sigarette”.

L’Italia attende le regole europee, ma tutti devono rispettarle

Riguardo al tema della flessibilità, il premier ha evidenziato che l’Italia sta aspettando che si stabiliscano regole precise, a modifica e completamento delle attuali. “C’è la regola del deficit” ha evidenziato Renzi, “ma anche la regola del surplus primario che la Germania non rispetta. Se le regole valgono deve valere per tutti. A Bratislava come negli altri vertici, porto la voce di un Paese che si è stancato di ricevere la lista delle cose da fare”.

La data del referendum sarà decisa dal Consiglio dei Ministri del 26 settembre

C’è stato anche il referendum costituzionale fra gli argomenti trattati da Renzi. A decidere sulla data della consultazione popolare sarà “il Consiglio dei ministri che si terrà il 26 settembre”. Il premier ha poi voluto sottolineare di ritenere l’Italicum “un’ottima legge elettorale”, invitando al contempo tutti alla collaborazione: “se qualcuno ha proposte che le tiri fuori. Altrimenti è un dibattito surreale. Ma se ci viene chiesto: siete disponibili a cambiare la legge elettorale come segnale di ascolto e apertura? Io rispondo assolutamente sì”.