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Renzi ricorda: "Un anno fa abbiamo fatto il cucchiaio a Conte e abbiamo salvato l’Italia"

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Ad un anno dal "cucchiaio a Conte", Renzi illustra i benefici apportati dalla scelta di Italia Viva di far cadere il governo dell'avvocato del popolo.

Matteo Renzi ha ricordato la mossa con cui, esattamente un anno fa (13 genaio 2021), fece cadere il governo Conte bis annunciando le dimissioni delle ministre di Italia Viva Elena Bonetti e Teresa Bellanova. Un atto che, ha rivendicato, ha permesso di “mettere in salvo il paese“.

Renzi ricorda il “cucchiaio a Conte”

Gli abbiamo fatto il cucchiaio, abbiamo salvato l’Italia e ora c’è Draghi“. Così in collegamento con Radio Leopolda ha definito il suo gesto con un chiaro riferimento a Francesco Totti che, durante la semifinale di Euro 2000 dell’Italia contro l’Olanda si era rivolto al compagno Gigi Di Biagio pronunciando la frase “Nun te preoccupà, mo je faccio er cucchiaio“.

Renzi ha poi parlato di un sacrificio del suo partito, “non ripagato in termini di sondaggi ma in termini di PIL“, confrontando le primule del commissario Arcuri con l’accelerazione della campagna vaccinale di Figliuolo, i banchi a rotelle di Lucia Azzolina con la scuola in presenza, le dirette di Rocco Casalino con il riconoscimento internazionale del Premier Draghi.

Renzi ricorda il “cucchiaio a Conte”: “Ora gestiamo il Covid diversamente”

Il leader di Italia Viva si è espreso anche sull’attualità chiedendo di smettere di inseguire “le isterie di chi dice che avremo un gennaio catastrofico per il Covid“. Rispetto ad un anno fa, ha spiegato, è un’altro virus tanto che i ricoveri in rianimazione sono più che dimezzati a fronte di un netto aummento dei contagiati.

Il Covid non è una influenza ma la nuova variante Omicron va gestita come si gestisce un’influenza senza il culto del numero dei positivi“, ha concluso proponendo di fornire solo il numero delle terapie intensive occupate.