> > Renzi su Governo: "La casta ora sono loro"

Renzi su Governo: "La casta ora sono loro"

Matteo Renzi

Matteo Renzi va all'attacco del governo Lega-M5S guidato da Giuseppe Conte, e ricorda: "Ora solo loro la casta, vediamo che sanno fare".

Dopo la nomina di Giuseppe Conte a premier del governo pentaleghista, Matteo Renzi comincia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Lega e MoVimento 5 Stelle infatti hanno sempre criticato i governi non eletti e il segretario dimissionario del PD plaude ironicamente alle loro “coerenza”. “Adesso loro diventano il potere, loro diventano la casta” sottolinea Renzi esortando il Partito Democratico a riorganizzarsi ma senza “isterismi”.

Renzi: ora solo loro la casta

“Buon lavoro al Presidente incaricato Giuseppe Conte. Egli si è proposto come l’avvocato difensore del popolo italiano: noi ci costituiamo parte civile”, scrive su Facebook Matteo Renzi dopo il discorso del futuro premier del governo pentaleghista. Saremo “parte civile per verificare se realizzeranno le promesse della campagna elettorale. E parte civile nel modo di fare opposizione, perché noi rispettiamo le Istituzioni” aggiunge.

A stretto giro però il segretario dimissionario del PD torna all’attacco e ricorda a Lega e M5S che “adesso loro diventano il potere, loro diventano l’establishment, loro diventano la casta”. Nella sua consueta e-news, l’ex Presidente del Consiglio ricorda: “Hanno promesso il reddito di cittadinanza per 780 euro netti al mese, che diventano 1680 euro in caso di presenza di figli. Hanno promesso la flat tax al 15%”. E ancora “Hanno promesso di bloccare la Tav, la Tap, di chiudere Ilva, di bloccare cantieri dal terzo valico agli aeroporti. Hanno promesso di bloccare l’immigrazione, di garantire la certezza della pena, di cambiare la politica dei Comuni, delle Regioni, dell’Unione Europea”. Ma soprattutto, sottolinea Renzi: “Hanno detto che distruggeranno le nostre riforme, dal Jobs Act alla Buona Scuola”.

Matteo Renzi quindi chiarisce: “Non hanno più alibi, non hanno più scuse, non hanno più nessuno cui dare la colpa. È finito il tempo delle urla: tocca governare. – e si domanda – Ne saranno capaci?”.

Renzi: Lega e M5S non coerenti

Matteo Renzi ammette che “la politica porta ai compromessi. “Ciò che prima chiamavamo ‘inciucio’ adesso si chiama ‘terza repubblica’. Ciò che prima chiamavamo ‘spartizione di poltrone’ adesso si chiama ‘governo del cambiamento’. Il ministro dell’Interno che garantisce la maggioranza con i propri voti che prima chiamavamo ‘Alfano traditore’ adesso si chiama ‘Salvini responsabile’. Colui che prima chiamavamo ‘Premier non eletto da nessuno’ oggi si chiama ‘Servitore dello Stato incaricato dal Presidente della Repubblica’”, ricorda infatti il segretario dimissionario dem.

Poi una frecciata diretta a Luigi Di Maio. Renzi rammenta quando il capo politico del MoVimento 5 Stelle nel 2014 scriveva: “La staffetta Letta-Renzi è irrilevante. Il discorso non è che un Presidente del Consiglio debba essere eletto. Nel nostro ordinamento non esiste il voto per il ‘Candidato Premier’. Il vero tradimento degli elettori sta nel fatto che i partiti di Monti, Bersani, Alfano in campagna elettorale non hanno mai detto di essere disposti a fare un governo insieme. Lo hanno detto solo dopo le elezioni, dopo aver ‘fregato’ il voto agli italiani. Altrimenti col cavolo che prendevano il 29%”.

L’ex premier quindi lancia la stoccata: “L’onestà intellettuale porterà sicuramente il Ministro del Lavoro in pectore a riconoscere che è esattamente la stessa identica situazione che si è verificata adesso. I Cinque Stelle non hanno mai detto che avrebbero fatto l’accordo con la Lega, altrimenti ‘col cavolo’ che prendevano il 32%. Lo hanno detto dopo aver ‘fregato’ gli italiani. I virgolettati, ovviamente, non sono miei”.

Renzi chiede unità al PD

Matteo Renzi tra le righe della sua e-news lascia intendere che non crede che questo governo di Giuseppe Conte durerà a lungo e per questo rinnova al Partito Democratico l’invito a rimanere unito. “E’ necessario che l’opposizione, a cominciare dal PD, si attrezzi. Con calma, senza isterismi, senza rabbia. E senza soprattutto parlarsi addosso. Perché noi siamo orgogliosi di essere diversi, alternativi alle urla, alle fake news”.

Renzi lamenta il fatto però che durante l’Assemblea nazionale del PD di sabato scorso è andato in scena, oltretutto in streaming, l’ennesimo “psicodramma”. “Noi dobbiamo pensare a costruire un’opposizione degna di questo nome e prepararci a costruire l’alternativa se loro falliranno, quando loro falliranno” esorta l’ex segretario.

Renzi quindi rivendica: “Noi in questi quattro anni abbiamo fatto uscire l’Italia dalla crisi e i numeri lo dimostrano: eravamo col segno meno sul Pil, sui posti di lavoro, sulla produzione industriale e adesso abbiamo tutti indicatori positivi. Ancora in queste ore arrivano buone notizie, come quella di Piombino”.
“Adesso tocca a loro. Noi faremo l’opposizione civile perché una democrazia ha bisogno anche dell’opposizione civile. E ci prepareremo al futuro. Che arriverà prima del previsto, ne sono convinto” assicura infine Matteo Renzi.