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Renzi, Ue contro la manovra, ma la legge di bilancio non si cambia

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L'Unione Europea sarebbe pronta a bocciare la manovra finanziaria del governo Renzi. Ma il premier si oppone: non si cambia nulla. Sono bastati pochi giorni perché a Bruxelles l'opinione sulla manovra finanziaria varata dal governo Renzi passasse dalla cautela al dubbio aperto alla volontà di boc...

L’Unione Europea sarebbe pronta a bocciare la manovra finanziaria del governo Renzi. Ma il premier si oppone: non si cambia nulla.

Sono bastati pochi giorni perché a Bruxelles l’opinione sulla manovra finanziaria varata dal governo Renzi passasse dalla cautela al dubbio aperto alla volontà di bocciatura imminente. Secondo alcune indiscrezioni, l’Unione Europea starebbe già chiedendo in via informale all’Italia di apportare alcuni cambiamenti, specie per quanto riguarda il deficit, al momento fissato al 2,3%.

La posizione del Renzi e del suo governo è chiara e il premier ha voluto sottolineare, in occasione dell’incontro con gli euro parlamentari del Pd, che in questo delicato momento dell’economia europea occorre “insistere sulla crescita e non sull’austerity, su un modello di mondo fondato sul coraggio e non sulla paura”, rifacendosi con ciò anche ai colloqui avuti di recente con il presidente Usa Barack Obama.

Ieri, arrivato al vertice Ue, Renzi ha poi rilanciato l’attacco all’Unione citando di nuovo il fallimento dell’incontro di Bratislava e puntando il dito contro la debolezza assunta nei negoziati per la Brexit.

Parlando poi ai microfoni di Rtl 102.5, il presidente del Consiglio ha chiarito ancora una volta la sua posizione per quanto riguarda la manovra finanziaria. Dall’Ue “potranno scrivere, come si fa sempre, una lettera per chiedere maggiori spiegazioni”, ma “la legge di bilancio non si cambia: se l’Ue avrà osservazioni da fare ascolteremo ma questa manovra ha il deficit più basso degli ultimi dieci anni: gli sforzi li stiamo facendo e vogliamo dare un segnale ai cittadini non alle tecnocrazie di Bruxelles”.

“La manovra parla di questioni concrete” ha poi spiegato Renzi, “due miliardi in più alla sanità”, ad esempio, la chiusura di Equitalia e “della filosofia che c’era dietro”, la lotta all’evasione fiscale che ha fruttato oltre 14 miliardi, “il miglior risultato degli ultimi sessant’anni”. “Insomma la legge di bilancio c’è”, la conclusione di Renzi, “non si cambia”.