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Report, puntata vaccini: perché il programma ha sbagliato secondo molti

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In data 17 aprile è andata in onda una puntata di Report riguardante il vaccino Hpv che ha scatenato diverse polemiche molto aspre tra scienza e tv.

In data 17 aprile è andata in onda una puntata di Report riguardante il vaccino Hpv, ovvero relativo al papilloma virus, che ha scatenato diverse polemiche sia nel mondo della politica che in quello della televisione.

Il primo ad esprimersi negativamente verso la trasmissione è stato il virologo Roberto Burioni, il quale ha affermato che “Diffondere la paura raccontando bugie è un atto grave e intollerabile”.

Subito dopo ha parlato Beatrice Lorenzin, ministro della Salute che accusa il programma di aver raccontato il falso, allarmando inutilmente i telespettatori riguardo l’efficacia del vaccino. Ha continuato dicendo che “Report ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, instillando timore nei confronti di una pratica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da un cancro aggressivo e spesso mortale”.

Ai due si è aggiunto Giorgio Palù, presidente della Società italiana di virologia, il quale si accoda alle critiche ritenendo il vaccino di “straordinaria efficacia”.

Durante la trasmissione, i giornalisti di Report hanno portato come tesi la ricerca del Nordic Cochrane Centre che accusa l’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) di non considerare nel modo giusto gli effetti avversi del vaccino e il fatto che il report è stato eseguito dalle aziende farmaceutiche, le quali guadagnano dalla vendita dei vaccini.

Ranucci si difende dichiarando che fin dall’inizio della puntata aveva confermato l’utilità dei vaccini e che lo scopo del servizio era di analizzare la mancanza di attenzione verso, appunto, i sintomi avversi. Aggiunge, inoltre, che Burioni era stato contattato in gennaio dai giornalisti di Report i quali non avevano ricevuto alcuna risposta così come l’Aifa, L’Istituto Superiore di Sanità e il MInistero della Salute”.

Infine, la Rai ha pubblicato un comunicato nel quale conferma di essere “sempre a supporto delle campagne vaccinali. I vaccini sono indiscutibilmente una delle più grandi scoperte scientifiche della storia, con la loro efficacia hanno permesso di ridurre drasticamente la mortalità o debellare totalmente malattie un tempo incurabili o gravemente invalidanti”.