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Riace, la Guardia di Finanza arresta il sindaco Lucano

Riace

Il sindaco di Riace è stato arrestato dalla Gurdia di Finanza per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Salvini: "Cosa diranno i buonisti?"

La guardia di Finanza ha arrestato martedì mattina il sindaco di Riace, Domenico Lucano. Le accuse nei suoi confronti sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento del servizio di raccolta dei rifiuti. Il paese calabrese in questi anni è diventato famoso per l’accoglienza nei confronti dei migranti. E il suo primo cittadino, appunto, è sempre stato in prima linea per la difesa del modello Riace, grazie al quale i migranti potevano rendersi utili con lavori a beneficio della comunità. Ora però, con la notizia del suo arresto, le polemiche sono destinate ad arroventarsi.

Al centro delle indagini finanziamenti per l’accoglienza

Al momento non si conoscono ancora tutti i dettagli, ma da quanto si apprende le indagini sono state condotte dalla Procura di Locri. Sotto la lente degli inquirenti è finita la gestione dei finanziamenti dal ministero dell’Interno e della prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo politico.

Salvini: “Cosa diranno adesso i buonisti?”

Lucano, per il suo impegno in favore dell’accoglienza, era inevitabilmente finito al centro della polemica politica. Alcuni media internazionali, tra cui Fortune, si erano occupati di lui e lo avevano addirittura annoverato tra le 50 personalità più influenti al mondo. Anche lo scrittore Roberto Saviano aveva speso parole in difesa del sindaco di Riace, secondo lui un modello da imitare. Mentre il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non è mai stato tenero e aveva definito il primo cittadino “uno zero”. Sulla sua pagina Facebook il leader della Lega ha commentato immediatamente l’arresto in questo modo: “Accidenti, chissà cosa diranno adesso Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l’Italia di immigrati”.