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Riaperture a maggio, verso le nuove regole del Cts su coprifuoco, ristoranti e spettacoli dal vivo

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Pressing su Mario Draghi per le riaperture, il Cts formula un nuovo protocollo. Ecco le ipotesi di riapertura per ristoranti, cinema e teatri

Con l’arrivo della bella stagione e la diminuzione dei casi di Covid nel nostro Paese, il governo sta pensando a un piano di riapertura graduale, chiesto a gran voce da esercenti ed esponenti del governo.

Riaperture, Draghi chiede protocollo al Cts

È (quasi) tempo di riapertura: le richieste arrivano non solo dai commercianti, ancora una volta riuniti per protestare, ma anche dagli alleati del governo di centrodestra. Così Mario Draghi ha chiesto al Cts di formulare un piano per riaprire in sicurezza, anche se la linea di prudenza invocata dal ministro Speranza sembra ancora prevalere. Se la campagna vaccinale riuscirà ad accelerare, potrebbero essere due gli scenari possibili. Il primo, invocato dagli scienziati, vede il primo maggio come data di riapertura e ripristino delle zone gialle. Il secondo scenario, invocato da Lega e centrodestra, prevede di anticipare le riaperture almeno di una settimana, al 26 Aprile, nelle Regioni con Rt inferiore a 0,8.

Le misure per i ristoranti

Mentre Draghi, data la situazione ancora critica, si rifiuta di dare tappe precise per ripartire. I tecnici del Cts, però, sono già al lavoro per un piano di riaperture. Per i ristoranti -che in zona gialla potranno tornare ad effetturare servizio al tavolo- la linea da seguire prevede il favorire le attività con il dehors. Improbabile una riapertura nelle ore serali: potrebbe venire prolungato, però, il coprifuoco fino a mezzanotte. Il limite di commensali a un tavolo dovrebbe rimanere fissato a quattro, mentre il distanziamento potrebbe essere ridotto per gli esercenti che installeranno barriere fisiche tra i tavoli.

Il settore della cultura

Il settore culturale, tra i più penalizzati a causa della pandemia, è pronto a ripartire. Il ministro Dario Franceschini in primis è alle prese con l’organizzazione delle riaperture in sinergia con il Cts. La data rimane comunque fissata a maggio. Nelle zone gialle, la capienza di cinema e teatri potrebbe passare dal 25% al 50% dei posti totali. Nei luoghi chiusi il numero massimo di spettatori non dovrà superare le 500 persone, mentre nelle arene potrebbe salire a 1000. Resta comunque l’obbligo per gli spettatori di indossare la mascherina. Ancora da chiarire la questione tamponi. Per l’Associazione generale italiana dello spettacolo è “un elemento di discriminazione sociale e un disincentivo alla partecipazione” costringere il pubblico a pagare almeno 20 euro per lo screening. Dal ministero, comunque, fanno sapere che nessuno avrebbe imposto di effettuare un tampone 48 ore prima dell’evento.