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Riaperture, Boccia: "Non ha vinto Salvini, con lui ci sarebbe stata un carneficina"

Riaperture Boccia Salvini

Boccia si esprime sulle riaperture dicendo di fidarsi di Draghi e dei suoi calcoli, ma aggiunge anche che la vittoria non è di Salvini.

L’ex ministro degli Affari Regionali del governo Conte bis, Francesco Boccia, è in questo giorni in missione per il Pd in quanto responsabile Enti locali deI dem a livello nazionale. Proprio a margine della sua visitia a Torino per parlare con i prossimi possibili candidati alle elezioni comunali, Boccia ha commentato le ultime mosse del governo Draghi che ha annunciato di voler cominciare con le riaperture dal prossimo 26 aprile. Sarà un percorso graduale e ponderato, con l’esponente del Pd che dice di fidarsi di Draghi e delle sue parole, ma non di quelle del leader della Lega Matteo Salvini che subito si è attribuito il merito di questa decisione dell’esecutivo. 

Boccia: “Riaperture? Non merito di Salvini”

“Se Draghi ha fatto questa scelta – ha commentato Boccia – vuol dire che è evidente che ci sono i numeri per riaprire. Ci fidiamo del premier“. “Tutti – ha poi aggiunto – saremo felici con le riaperture complete, ma ci deve essere la garanzia che nessuno venga più ricoverato in terapia intensiva”. Riaprire dunque ma senza correre di nuovo il rischio di dover chiudere poco dopo perchè, come è già accaduto, si lasciano le misure di contenimento troppo presto. 

Boccia ha parlato poi anche di Matteo Salvini e del pressing fatto sul governo affinchè le riapeture venissero anticipate. Il governo aveva detto no alle zone gialle fino alle fine di aprile, ora le consentirà dal 26 aprile una data che mette tutte le forze politiche d’accordo, ma che fa esultare la Lega alla vittoria. “Senza la Lega al governo non ci sarebbero state le riaperture”, ha detto convintamente Salvini, al quale Boccia risponde così: Non ha vinto lui sulle riaperture. Se l’anno scorso fossero state fatte quando diceva lui, ci sarebbe stata una carneficina”.