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Riaperture, Bonanni: "Potrebbero aumentare i contagi ma non i decessi e i ricoveri"

Bonanni riaperture

Secondo Bonanni le riaperture non causeranno un aumento dei ricoveri e dei decessi grazie al procedere della campagna vaccinale.

Il professore ordinario di Igiene all’Università di Firenze Pier Paolo Bonanni ha espresso il suo parere sulle riaperture in programma da lunedì 26 aprile raccomandando il rispetto delle norme di prevenzione, soprattutto l’uso della mascherina anche quando si va a casa di amici.

Bonanni sulle riaperture

Intervistato dal Corriere della Sera, a suo dire la ripartenza non causerà grossi sbalzi fino all’estate, dato che le temperature aumentano e con esse la possibilità di trascorrere del tempo all’aperto. Probabilmente aumenteranno i contagi tra i giovani (categoria non ancora vaccinata) ma non i decessi e le ospedalizzazioni dato che “la campagna vaccinale procede e una quota sempre maggiore di soggetti fragili sarà protetta“.

Servirà comunque una grande responsabilità da parte di tutti perché “il virus circola ancora in modo sostenuto“. Secondo Bonanni la situazione italiana migliorerà nettamente quando almeno il 50% della popolazione avrà ricevuto il vaccino, cosa che permetterà di far osservare un calo consistente dei contagi. Si è poi mostrato contario alla propposta dell’EDCC (European Centre for Disease Prevention and Control) di allentare le misure di protezione come l’uso delle mascherine e il distanziamento per i vaccinati: “Sappiamo che i vaccini non sono efficaci al 100% nel proteggere dall’infezione, non possiamo escludere che un vaccinato trasmetta il virus ad altri“.

Quanto infine alla proposta dei governatori di far slittare il coprifuoco alle 23, Bonanni l’ha definita una scelta che non cambierebbe nulla dal punto di vista epidemiologico ma permetterebbe di cenare con più calma e far respirare i ristoratori.