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Riaperture dal 1 maggio, Sileri: "Dati in miglioramento ma procedere con gradualità"

Sileri riaperture 1 maggio

Il sottosegretario Sileri sulle riaperture - che potrebbero esserci dal 1 maggio - dice che sarà necessario proteggere i fragili e guardare i dati.

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, nel corso della suo intervento ad Agorà su Rai 3 ha parlato delle riaperture che a suo avviso non potranno esserci prima del 1 maggio e dovranno comunque avvenire seguendo il criterio della massima cautela. Tutto, per stessa ammissione dell’esponente del MoVimento 5 Stelle, dipenderà dai dati: “Sono in miglioramento, l’R0 è sceso a 0,92 la scorsa settimana e verosimilmente anche questa settimana continuerà a scendere ma per le riaperture bisogna procedere con giudizio, altrimenti rischiamo di aprire in anticipo e poi dovere richiudere”.

Sileri riaperture 1 maggio

Riaprire i ristoranti potrebbe essere fattibile – ha aggiunto il sottosegretario alla Salute Sileri – però non dal primo maggio secondo me, ma progressivamente di settimana in settimana nel mese di maggio, fino ad arrivare ai primi di giugno con una riapertura modello inglese”. Tutto quindi dipenderà anche dai risultati raggiunti dai singoli territori in termini di vaccinazioni.

“Quando hai vaccinato il 75% degli over 80, il 75% tra i 70-79enni, e hai protetto tutti i fragili, trovare un anziano in terapia intensiva dovrebbe essere un evento sporadico. Ecco perché – ha aggiunto Sileri – la campagna vaccinale doveva iniziare dagli anziani e deve continuare con gli anziani, senza nessuna deroga”.

Il monito in tal senso è per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha già dichiarato che non procederà con un criterio per fasce d’età. “Non so se il governo impugnerà o no la decisione di De Luca – ha proseguito Sileri – Spero che non ve ne sarà bisogno. C’è un piano nazionale che è stato condiviso dalla conferenza Stato-Regioni ed è un piano nazionale su base medica. Se non viene applicato – ha concluso il sottosegretario – si rischia tra un mese di trovarsi le terapie intensive piene e non poter riaprire. Questo è il vero problema. Se proteggi gli anziani riapri”.