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Riaperture, Galli: "Le cose vanno meglio del previsto ma fare il vaccino in vacanza non sarà facile"

Riaperture Galli

Galli commenta i risultati delle riaperture e il miglioramento dei dati epidemiologici: "Non pensavo che le cose sarebbero andate così bene".

Il direttore del reparto di Malattie Infettive del Sacco Massimo Galli ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica dopo le riaperture parlando di un quadro che sta andando meglio del previsto. Ha inoltre affermato che secondo lui sarà difficile programmare l’effettuazione dei vaccini in vacanza.

Galli sulle riaperture

Quando il 26 aprile si sono aperte molte danze, la situazione non faceva presagire che le cose sarebbero andate così bene e invece i conti si sono rivelati più favorevoli“, ha dichiarato nel corso della trasmissione Agorà in onda su Rai Tre. Secondo l’esperto c’era il 10% di probabilità che le cose andassero bene e, ha ammesso, fortunatamente la situazione si è evoluta in positivo. A suo dire i buoni risultati sia sul fronte contagi che sul calo della pressione ospedaliera sono da ricondurre ai vaccini, che hanno spostato gli equilibri più velocemente di quanto si aspettasse.

Al crescere dei soggetti più fragili immunizzati, si è infatti verificata di pari passo una diminuzione dei ricoveri in area medica e dei soggetti che necessitavano di cure intensive.

Riaperture, Galli sul vaccino in vacanza

Quanto all’eventualità, su cui stanno spingendo alcuni governatori, della somministrazione del vaccino quando si è in vacanza, Galli ha affermato che”non la vedo facilissima, però vedo la possibilità di una notevole confusione se non si riesce a organizzare le cose come si deve“. Secondo lui si tratta di una cosa non impossibile ma, con tempi così brevi, è davvero difficile standardizzare le procedure e garantire che non vengano create confusione, dilazioni o rinvii inutili e teoricamente pericolosi.

Riaperture, Galli: “Non facciamo della mascherina un feticcio”

L’infettivologo ha infine sostenuto che la nostra relazione con la malattia da Covid sarà diversa nei prossimi mesi anche se ancora non è presente una soluzione completa del problema. “Adesso abbiamo un andamento dell’epidemia che ci permette di avere un’ingerenza meno pesante da parte del virus nel nostro quotidiano e in prospettiva della ripresa“, ha sottolineato.

Infine, si è appellato alla politica chiedendo di non fare “della mascherina un feticcio” e di concentrarsi piuttosto su altri aspetti. Il riferimento è al dibattito sulla possibilità di togliere le mascherine all’aperto da parte dei soggetti già vaccinati, con diversi esponenti del governo che hanno proposto date differenti per far partire la misura.