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Riaperture: le linee guida delle regioni per ristoranti, piscine e matrimoni

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Nelle nuove linee guida pubblicate dalle Regioni vengono aggiunte tutte quelle attività che non avevano ancora una data prevista per le riaperture.

Anche le Regioni si adeguano all’ultimo decreto sulle riaperture recentemente approvato dal governo Draghi, e lo fanno pubblicando delle nuove linee guida per tutti quegli esercizi commerciali per i quali fino a pochi giorni fa non era ancora certa la data in cui avrebbero potuto riprendere le attività. Il documento delle Regioni va dunque a integrare e a sostituire i protocolli degli ultimi mesi, anche in previsione del prossimo cambio di colori a cui andrà incontro il Paese nelle settimane a venire.

Riaperture: le linee guida delle regioni

Già con la prossima settimana infatti tutto il Paese si troverà molto probabilmente in zona gialla, con le prime zone bianche che invece dovrebbero arrivare dall’inizio del mese di giugno. È proprio per quest’ultimo frangente che sono state pensate le nuove linee guida, dato che con la zona di rischio bianca le uniche precauzione da mantenere saranno quello sull’utilizzo della mascherina e sul distanziamento interpersonale.

Nel documento delle Regioni le linee guida vengono razionalizzate e divise in capitoli per una più semplice comprensione. Essi sono: ristorazione e cerimonie; attività turistiche e ricettive; cinema e spettacoli dal vivo; piscine termali e centri benessere; servizi alla persona; commercio; musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura; parchi tematici e di divertimento; circoli culturali e ricreativi; congressi e grandi eventi fieristici; sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; sagre e fiere locali; corsi di formazione

Riaperture: le linee guida delle regioni per i ristoranti

Per quanto riguarda le attività del settore della ristorazione e del catering le parole d’ordine rimangono distanziamento e sanificazione, oltre all’utilizzo della mascherina e alla misurazione della temperatura corporea. All’interno dei locali i tavoli dovranno quindi essere disposti in modo da mantenere almeno un metro di separazione tra i clienti, assicurando al termine di ogni servizio un’accurata disinfezione delle superfici.

Per quanto riguarda invece il servizio al banco si legge:  Assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale”.

Riaperture: le linee guida delle regioni per le piscine

Anche per quanto riguarda le piscine termali e i centri benessere le regole fonadmentali riguardano la disinfezione e il distanziamento tra coloro che usufruiscono del servizio, con particolare attenzione per le aree doccia e spogliatoio dove il distanziamento deve essere di due metri.

In merito alla densità di affollamento nelle vasche, essa è calcolata: Con un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona (7mq per le piscine dove le dimensioni e le regole dell’impianto consentono l’attività natatoria). Il gestorepertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatorinell’impianto”.