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Riaperture nel Regno Unito, cittadini in coda per entrare in pub e negozi

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Con l'inizio delle riaperture, da alcune ore il Regno Unito ha imboccato la strada verso il ritorno alla normalità: decine di persone in coda ai pub.

È una gioia incontenibile quella che il Regno Unito sta attraversando in queste ore con l’inizio delle riaperture previste dal governo. Nella capitale Londra sono migliaia le persone che attendono di entrare nei negozi o in uno dei tanti pub che hanno finalmente potuto riprendere l’attività dopo tre mesi di rigidissimo lockdown. Nonostante la comprensibile felicità del momento però, il primo ministro Boris Johnson ha ugualmente invitato la popolazione a “comportarsi in maniera responsabile” al fine di evitare una nuova impennata dei contagi.

Regno Unito, festa per l’inizio delle riaperture

Fattosta che in tutto il paese praticamente chiunque era in attesa di ritorno alla normalità auspicato dal governo, con alcuni pub che approfittando dell’allentamento delle restrizioni sugli orari hanno iniziato a servire le prime pinte già alla mezzanotte del 12 aprile e i negozi di parrucchiere che hanno cominciato a servire i clienti già all’alba. Tavoli al completo per diverse settimane anche in numerosi ristoranti, malgrado sia ancora in vigore il divieto di servizio al chiuso.

Oltre a pub, ristoranti e negozi sono aperti però anche terme, zoo, parchi a tema e biblioteche, mentre per matrimoni e funerali ora possono partecipare rispettivamente fino a 15 e 30 persone. Rinviate invece le celebrazioni ufficiali previste dal governo in vista dell’inizio delle riaperture, dato che sono ancora in vigore i dieci giorni di lutto nazionale per la morte del principe Filippo di Edimburgo.

Il ruolo delle vaccinazioni

Tutto ciò ovviamente non sarebbe stato possibile senza l’impegno profuso nella campagna vaccinale, con oltre 32 milioni di persone che nel Regno Unito hanno già ricevuto la prima dose del vaccino e 7 milioni e mezzo che hanno ricevuto anche la seconda e sono quindi completamente immunizzati. La campagna – che assieme al lockdown ha ridotto le morti del 95% – ha ormai completato le somministrazioni per la fascia di cittadini sopra i 50 anni di età e dalla giornata del 13 aprile sono iniziate le vaccinazioni per i quarantenni.