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Ricattava e stuprava ragazze minorenni conosciute in chat

carabiniere

Venticinquenne accusato di aver ricattato ragazze minorenni. Dopo aver ottenuto loro fotografie osè, le obbligava a rapporti sessuali con lui.

I carabinieri di Montegranaro, nel corso di una indagine condotta con il Nucleo Operativo Radiomobile della compagnia di Fermo, hanno arrestato un venticinquenne del luogo con l’accusa di aver violentato alcune minorenni.

Adescava anche ragazze di meno di 14 anni

Il giovane, come hanno provato le indagini dei carabinieri, attraverso internet adescava ragazzine di età anche inferiore ai quattordici anni, con le quali, dopo essere riuscito ad instaurare un rapporto di fiducia, avviava uno scambio di foto “hard”.

Il venticinquenne si faceva quindi inviare dalle ragazze foto che le ritraevano nude, che poi usava per ricattarle e indurle ad avere rapporti sessuali con lui. Minacciando di rendere pubbliche le foto compromettenti a lui inviate nel caso che si fossero rifiutate.
I carabinieri hanno eseguito l’arresto, ed il venticinquenne dovrà rispondere alle accuse di violenza sessuale aggravata e di detenzione continuativa di materiale pedopornografico.

Indagine avviata in maggio

L’indagine ha preso il via nel corso del maggio scorso, ed è stata avviata dopo che una delle giovani ha deciso di denunciare il ricatto che stava subendo.
Gli investigatori hanno quindi monitorato i social network utilizzati dal venticinquenne per trovare le sue vittime, riuscendo a bloccarlo e a mettere fine alla sua attività ricattatoria.
E mentre al momento è accertato che almeno dodici minorenni sono cadute nella sua trappola, non è ancora chiaro se e quante altre ragazze siano tra le sue vittime.

Minorenni a rischio

Non è il primo caso di persone che attraverso la creazione di false identità virtuali intrattengono chat con ragazze e donne, per, una volta guadagnata la loro fiducia, avviare scambi di foto compromettenti. Foto che vengono in seguito utilizzate come arma di ricatto, inducendo le malcapitate ad inviarne di nuove, o anche forzandole a rapporti sessuali. Particolarmente a rischio le più giovani, che più indifese rischiano senza troppo pensarci di consegnare proprie foto a persone conosciute solo on line.

Precedente a giugno

Casi simili sono ormai abbastanza frequenti: un caso simile si è registrato nel corso del giugno 2018 a Genova. In quel caso un ex cuoco di trentasette anni è stato condannato a sette anni di reclusione per aver adescato in internet una ragazza con problemi psichici appena maggiorenne, e per aver ricattato donne che attraverso internet gli avevano inviato foto osè. La ragazza, che era scappata di casa, è stata ritrovata dai carabinieri presso l’abitazione dell’uomo.

Inoltre, nel corso della perquisizione gli investigatori avevano trovato nel pc del sospettato più di 400 foto e video, tra i quali quelli di alcune minorenni. Materiale che l’ex cuoco era riuscito a farsi inviare spacciandosi per un diciannovenne, e che veniva utilizzato – nel caso in cui una delle ragazze coinvolte volesse interrompere lo scambio – per ricattarla, e sotto minaccia di pubblicazione indurla ad inviarne di nuove.