Andrea Danneo Argomenti trattati
Da semplice credenza a dato scientifico. Una ricerca dell’Università del Minnesota sosterrebbe che l’avere un gatto in casa ridurrebbe le probabilità per i padroni di soffrire di attacchi di cuore. Lo studio si basa sull’analisi di 4500 persone, monitorate nell’arco di tempo di circa 10 anni. Dalle analisi è risultato che i possessori di gatti, circa la metà del campione preso in esame, presentino una riduzione del rischio di infarto del 30%.
Benefici di avere un gatto
Non si tratta del primo studio svolto in materia. Già nel 2009, un’indagine scientifica svolta sempre dall’Università del Minnesota ha confermato che i padroni dei piccoli felini avrebbero una minore sintomatologia rispetto alle malattie cardiovascolari. Ai gatti, inoltre, le credenze popolari hanno attribuito diversi meriti: mettendo da parte le origini divine, appioppate loro dagli uomini dell’Antico Egitto, i gatti sarebbero considerati come gli “inventori” della siesta pomeridiana. In realtà, i felini si concederebbero molti più momenti di sonno nelle ore diurne, per poi essere molto attivi verso il calar della notte. Prendendo esempio da loro, l’essere umano non solo si riposerebbe, ma migliorerebbe la propria creatività, lo stato di allerta e più in generale il benessere dell’organismo.
Motivatore psicologico
Da un punto di vista puramente psicologico, riferisce il sito I Miei Animali, i gatti lottano sempre per ciò che vogliono. Un’atteggiamento che se preso in esempio può spingere i padroni a incrementare la propria stima di sè, ma soprattutto, la progettualità e l’ambizione. Il non tirarsi mai indietro da parte del gatto, quindi, potrebbe rivelarsi un ottimo motivatore psicologico.
Contro la solitudine
In genere, quando si parla del confronto tra cani e gatti, in qualità di animali domestici, si tende a indicare i secondo molto freddi e distaccati, rispetto ai primi, affettuosi e giocherelloni. Come riporta anche I Miei Animali, i gatti sanno essere invece ottimi animali da compagnia. Il loro atteggiamento può essere interpretato come capacità di ascoltare e calmare il padrone, con un approccio meno irruento rispetto al cane. I gatti sono anche dei comici involontari nati: basti pensare a tutti i video e le foto che pullulano nella rete e sui social network, che ritraggono le loro tragicomiche imprese.
