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Richiamo vaccino Pfizer a 42 giorni invece che a 21: l'ipotesi di Locatelli

Franco Locatelli

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, sta valutando l'ipotesi di spostare il richiamo del vaccino Pfizer a 42 giorni.

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, in diretta su Sky TG24, ha spiegato che potrebbe esserci la possibilità di allungare l’intervallo tra la prima dose e il richiamo del vaccino Pfizer. L’ipotesi è di spostarlo a 42 giorni invece che 21.

Richiamo vaccino Pfizer: l’ipotesi di Locatelli

C’è la possibilità di allungare l’intervallo di somministrazione” del vaccino Pfizerda 21 a 42 giorni. Ci sono dati che indicano che non si perde l’efficacia della copertura vaccinale” ha spiegato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, in diretta su Sky TG24. “Parlo di possibilità di indicazione ma l’attuazione pratica spetta al ministero della Salute. Questo consente di incrementare il numero delle persone che possono ricevere la prima dose” ha aggiunto Locatelli. “Non c’è stata una svista in termini di priorità perché si è già data la priorità agli 80enni ospiti della Rsa e ai pazienti fragili” ha proseguito, sottolineando che il messaggio di Draghi è quello di fare appello alla sensibilità, alla coscienza e allo spirito civico per dare priorità a chi rischia maggiormente. Si tratta delle parole del premier durante la conferenza stampa, in riferimento a coloro che saltano la fila per il vaccino, a danno delle categorie più fragili.

Franco Locatelli, per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, ha spiegato che la “seconda dose” per chi ha già ricevuto la prima “sarà sempre con AstraZeneca, i dati ci dicono che le complicanze si sono avute dopo la prima dose. Se poi avremo dati differenti rimoduleremo la scelta, ma in questo motivo non c’è assolutamente ragione di farlo“. L’esperto ha spiegato che i decessi nel Regno Unito sono passati da 1.600 al giorno a poche decine negli ultimi giorni. Ha, inoltre, sottolineato che “è estremamente importante che nella fascia d’età tra i 60 e i 79 anni ci sia una larga adesione al vaccino di AstraZeneca che offre chiarissimi vantaggi e benefici in termini di protezione“. All’esperto è stato chiesto quando si potranno togliere le mascherine all’aperto e lui ha risposto: “Quando avremo un numero elevato di vaccinati ed evidenza che la circolazione del virus sia ridotta grazie all’uso dei vaccini e al loro effetto sterilizzante, potremmo incominciare a ragionare“.