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Ricomincia l’orrore con il Festival di Yulin in Cina, cani macellati a migliaia

L'orrore di Yulin

In ottemperanza ad una nuova legislazione la polizia della città di Shaanxi ne ha salvati 386 ma la tradizione di mangiare la loro carne resiste ancora in molte zone arretrate del paese.

In Cina dal 21 giugno è ricominciato l’orrore del Festival di Yulin con cani prelevati e macellati a migliaia. In ottemperanza ad una nuova legislazione la polizia della città di Shaanxi ne ha salvati 386 ieri ma la tradizione di mangiare la loro carne resiste ancora in molte zone arretrate del paese e quel mercato, non più massivo ma comunque florido, è alimentato da bande di criminali.

Festival di Yulin in Cina, torna l’orrore

È la città di Yulin che ospita ogni anno la strage con il nome di “Festival del litchi e della carne di cane”. Gli animali salvati dalla polizia sarebbero stati ammazzati e fatti a pezzi, poi venduti in un mercato nel quale il consumo di carne di cane è limitato ma non scomparso. Tant’è che esiste un “ingente traffico con migliaia di esemplari che vengono sacrificati”.

Le stime di Humane Society International

Le stime le ha date Humane Society International: si parla di circa 30 milioni gli animali che ogni anno vengono uccisi per la loro carne. I cani macellati spesso vengono da famiglie a cui sono stati rubati da bande criminali che nell’imminenza del 21 giugno si mettono in caccia, li prelevano dai giardini incustoditi o li sottraggono con la forza alle persone. Purtroppo in Cina però sono tutt’altro che rari i casi per cui, al di là di questa comoda vulgata violenta e predatoria, vede i proprietari di cani dei ceti più bassi della società vendere liberamente i loro animali alle bande.