> > Allarme alimentare: ricotta di pecora a rischio listeria, ritirati lotti

Allarme alimentare: ricotta di pecora a rischio listeria, ritirati lotti

ricotta

Allarme ricotta in Italia. Sono stati ritirati diversi lotti che sarebbero contaminati dal batterio listeria, potenzialmente dannoso per la salute umana, con possibili gravi conseguenze.

Allarme ricotta in Italia

Un altro allarme alimentare, dopo le uova contaminate, sta adesso preoccupando le famiglie italiane. Nell’occhio del ciclone ci sono diversi lotti di ricotta di pecora ritirati perché a rischio listeria, un batterio che può creare problemi alla salute umana.

ricotta

Lotti di ricotta ritirati

Nelle ultime ore sono stati ritirati alcuni lotti di ricotta di pecora del marchio Oro brand perché si sospetta che siano a rischio listeria. La comunicazione è arrivata dal ministero della salute nella giornata di giovedì 31 agosto. La notizia, stamani, ha avuto una diffusione capillare grazie ai siti che si occupano generalmente di alimentazione.

I lotti della ricotta di pecora Oro brand provengono tutti dalla ditta IN.CA.S srl, a cui fa riferimento il signor Salvatore Porcu, come riporta il sito consumatrici.it. In totale sono tre i lotti interessati: il primo riguarda i prodotti con scadenza al 14 ottobre e 7 novembre 2017, il secondo invece riporta come scadenza il 7 e 15 gennaio 2018, il terzo infine riguarda la ricotta pecorina al forno con scadenza al 29 dicembre 2018.

Tutti coloro che dovessero avere in casa una confezione, che riporta come scadenza una delle date segnalate qui sopra, sono sollecitati a non consumare il prodotto. Questo per evitare qualsiasi eventuale conseguenza a livello di salute, in considerazione del fatto che la ricotta in questione potrebbe essere contaminata dall’agente patogeno della Listeria monocytogenes. Dove è possibile, il consumatore viene invitato a restituire il prodotto al punto vendita dove era stato comprato in precedenza.

ricotta

La listerosi

La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes. La malattia in genere si contrae in seguito all’ingestione di cibo contaminato.
A essere più soggetti a contaminazione sono i latticini (prodotti da latte non pastorizzato), i formaggi in genere, le carni, le carni lavorate e i salumi, insalate preconfezionate e verdure in genere, il pesce.

I sintomi possono essere anche silenti, se la dose di batterio infettivo non è elevata. La malattia però si contrare anche con livelli di carica batterica non eccessivamente alti. In genere i sintomi principali riguardano l’apparato gastro-enterico. Si ricorda per esempio la gastroenterite acuta febbrile che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione dell’alimento contaminato, a quella invasiva o sistemica.
In gravidanza può esser più problematica e grave. Si può manifestare con una sindrome simil-influenzale con febbre e altri sintomi quali affaticamento e dolori. La listeriosi in gravidanza puà avere serie conseguenze sul feto quali morte fetale, aborto, parto prematuro.
Nelle persone debilitate, anziane o con una compromissione del sistema immunitario, la listeriosi può causare meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Si può anche arrivare alla morte. La malattia si può benissimo trattare con l’uso di antibiotici, ma devono essere somministrati tempestivamente. L’incubazione media del batterio è di 3 settimane, tuttavia possono volerci anche 70 giorni al manifestarsi dei sintomi.