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Rientro stazione spaziale: ultimo aggiornamento

stazione spaziale cinese

Una traiettoria sull'Italia della stazione spaziale Tiangong-1, l'ultimo comunicato della Protezione Civile

Italia con il fiato sospeso per il rientro della stazione spaziale cinese Tiangong-1, con previsioni soggette ad aggiornamenti continui poichè direttamente collegati al comportamento della stazione spaziale stessa.

Stazione spaziale Tiangong-1, dove cadrà?

Le ultime notizie arrivano dalla Protezione Civile che, sulla base dei dati forniti dall’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana, nel corso del tavolo tecnico riunito in seduta permanente presso la sede del Dipartimento della Prociv, ha confermato la previsione di rientro in atmosfera per lee 00:44 UTC, ovvero le 2:44 in Italia, del 2 aprile 2018. Resta però una finestra di incertezza tra un’ora e mezza e due ore e mezza.

Diffusa l’immagine della stazione spaziale

Mentre l’immagine della stazione spaziale cinese ottenuta dal Fraunhofer Institute for High Frequency Physics and Radar Techniques (FHR) vicino a Bonn, in Germania sta facendo il giro del web, arrivano invece aggiornamenti in merito alle finestre di interesse per l’Italia. Se inizialmente erano quattro, nel corso dell’ultima ora si sono ridotte ad una. Dove potrebbe dunque cadere la Tiangong-1? secondo quanto riferito dalla Protezione Civile in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, il potenziale coinvolgimento al momento è limitato alla parte orientale dell’isola di Lampedusa, nellla regione Sicilia. Non si può affermare con certezza che cadrà in territorio italiano dal momento che le previsioni restano estremamente basse, ma ciò non toglie che il monitoraggio da parte delle tute gialle prosegue minuto dopo minuto con grande attenzione, per far fronte anche al rischio più basso.

Caduta Tiangong-1, le variabili

Il comportamento della stazione spaziale rimane la principale incognita: andrà infatti valutato rispetto
all’orientamento che assumerà nello spazio ma anche agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta e a quelli direttamente collegati all’attività solare. Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, ha deciso di disdire la convocazione del Comitato Operativo della Prociv in seguito agli aggiornamenti forniti dal tavolo tecnico, che resta comunque riunito in seduta permanente.

Il precedente comunicato della Prociv

Nel pomeriggio le finestre temporali si erano ridotte da quattro a due con il potenziale coinvolgimento delle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna e, nella regione Sicilia, l’isola di Lampedusa. Con una probabilità dello 0,1% che uno o più frammenti possano cadere sul territorio italiano, inteso come terre emerse. Probabilità che, negli ultimi minuti, si sarebbe dunque ridotta ulteriormente.