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Riforma elettorale 2017, Di Maio: "Mattarella pensi a Grasso"

Riforma elettorale 2017

Secondo Luigi di Maio la decisione di Grasso di abbandonare il gruppo parlamentare del Pd è un gesto di cui il Presidente Mattarella dovrebbe tener conto.

Secondo quanto è stato dichiarato da Luigi Di Maio, la decisione presa dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, di lasciare il gruppo parlamentare del Pd, è un gesto di cui il Presidente Mattarella dovrebbe tenere conto per quanto riguarda la valutazione della nuova riforma elettorale 2017. Inoltre, il candidato Premier del Movimento Cinque Stelle ha aggiunto che se Grasso davvero lasciasse il Pd, allora nel partito resterebbe soltanto Matteo Renzi.

Riforma elettorale 2017, Di Maio

Luigi Di Maio ha attaccato duramente il governo, Gentiloni e la nuova legge elettorale, denominata Rosatellum 2.0, che è stata appena approvata. Secondo quanto dichiarato dal candidato Premier del Movimento Cinque Stelle questa nuova legge elettorale non dovrebbe essere firmata da Mattarella, in quanto secondo il suo giudizio è palesemente anticostituzionale.

E’ questo quanto ha affermato Luigi Di Maio, intervenuto quest’oggi nella trasmissione “Agorà” in onda su Rai 3. Dunque, il candidato Premier di M5S ha chiesto a Mattarella di non sottoscrivere il testo del Rosatellum bis, che è stato approvato ieri al Senato con cinque voti di fiducia.

Inoltre, lo stesso Di Maio ha chiesto al Presidente della Repubblica di non sottovalutare il gesto del Presidente del Senato, Pietro Grasso, che nella giornata di ieri ha deciso di abbandonare formalmente il gruppo del Pd in pieno contrasto con la nuova riforma elettorale 2017 e per il modo in cui è stata approvata.

Di Maio ha aggiunto che hanno storpiato la legge che porta il nome dello stesso Presidente Mattarella. Secondo il suo parere è successo qualcosa di assolutamente clamoroso. La Lega ha votato la fiducia al governo Pd, insieme a Fi, Verdini e Alfano. Una sorta di “complotto” contro il Movimento Cinque Stelle.

Tornando sulla decisione presa da Pietro Grasso, Di Maio ha dichiarato che quello che sceglierà di fare dipenderà solo ed esclusivamente da lui. Questo perchè Grasso “non è una persona che può essere tirata per la giacchetta”.

Infine, l’esponente del Movimento Cinque Stelle ha concluso: “Questa consonanza di giudizio però mi fa piacere, perché è un uomo che stimo profondamente”.

L’attacco di D’Alema a Gentiloni

Non solo Di Maio si è dichiarato contrario alla nuova riforma elettorale 2017. Anche Massimo D’Alema ha espresso un giudizio negativo. E lo ha fatto nel corso di un suo intervento che ha effettuato a Radio Capital.

Secondo il parere di D’Alema, infatti, è in dubbio la costituzionalità della nuova legge elettorale. Inoltre, ha dichiarato che si tratta di una pessima legge elettorale, in quanto inganna gli elettori. Questo perchè “si formeranno nei collegi delle ammucchiate elettoralistiche”.

Poi D’Alema ha attaccato duramente anche il Premier Gentiloni, tanto da definirlo “un bugiardo come Matteo Renzi”. Nel mirino di D’Alema è finito anche il Presidente della Repubblica, Mattarella: “Il presidente della Repubblica normalmente firma le leggi, sono atti dovuti. Abbiamo avuto illustri esempi di leggi bocciate poi dalla corte costituzionali. Il ricatto del voto utile non funzionerà. Molti elettori pensano che sia utile votare per la sinistra e inutile votare il Pd”.