Prosegue il lungo botta e risposta tra l’Associazione Nazionale dei magistrati e il ministro Carlo Nordio sulla riforma della Giustizia. Il ministro – riporta Ansa – ha attaccato in particolare il presidente di Anm, Giuseppe Santalucia: “Se il rappresentante di un sindacato di magistrati, prima che fosse noto il testo del disegno di legge, pronuncia tutta una serie di critiche severissime, secondo me in corretto italiano significano interferenze”, ha dichiarato quest’ultimo.
Riforma Giustizia, l’attacco di Nordio all’Associazione Nazionale Magistrati
Nordio ha poi evidenziato che “l’interlocutore istituzionale del governo e della politica non è il sindacato, ma il Csm”. La risposta di Santalucia non si è fatta attendere: “I magistrati e l’Anm, che ne ha da oltre un secolo la rappresentanza, hanno non solo il diritto ma anche il dovere di prendere parola, per arricchire il dibattito sui temi della giustizia. Perché in tal modo ampliano il confronto e contribuiscono, con il loro punto di vista argomentato e ragionato, a migliorare ove possibile la qualità delle riforme”.
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Tajani: “Dobbiamo andare avanti con la separazione delle carriere”
Anche il vicepremier Antonio Tajani è intervenuto sulla questione: “Forza Italia vuole che si raggiunga un accordo complessivo per la riforma. La decisione adottata dal Consiglio dei Ministri l’altro giorno va nella giusta direzione, ma è una tessera del grande mosaico. Ora bisognerà andare avanti con la separazione delle carriere, cioè portare a compimento quello che era il disegno di Silvio Berlusconi”.