> > Riforme, Renzi alla Camera: dalla politica lezione di dignità

Riforme, Renzi alla Camera: dalla politica lezione di dignità

matteorenzi

"Mi gioco tutto". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ammesso e esaltato l'importanza delle riforme costituzionali, puntando tutto sulla consultazione referendaria del prossimo ottobre, dove non saranno importanti i numeri o le percentuali, perché la sola cosa che conterà davvero sarà vi...

“Mi gioco tutto”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ammesso e esaltato l’importanza delle riforme costituzionali, puntando tutto sulla consultazione referendaria del prossimo ottobre, dove non saranno importanti i numeri o le percentuali, perché la sola cosa che conterà davvero sarà vincere, parole sue.

La politica dà una lezione a tutti

Ieri, Renzi è intervenuto alla Camera in vista dell’ultima lettura del testo sulle riforme costituzionali, la cui approvazione è prevista per domani. “Giornata storica per le riforme costituzionali”, ha twittato il presidente del Consiglio, il quale, parlando di fronte ai deputati, ha sottolineato che “quello che sta avvenendo è un passaggio al quale non tutti credevano e in molti casi anche noi pensavamo di non vedere più”. “La politica” ha proseguito Renzi, “si dimostra in grado di far vedere la pagina più bella quando sfidata. Sono qui per rendervi omaggio e gratitudine: date una lezione a tanti”. “Per la prima volta la classe politica mostra il meglio di se stessa. Riforma se stessa e non altrettanto hanno fatto altre parti della classe dirigente di questo Paese. Perciò la politica dà una grandissima lezione di dignità al resto della classe dirigente di questo Paese”.

Opposizioni fuori dall’Aula, Renzi tira dritto

Al momento dell’intervento di Renzi, però, la Camera si è svuotata delle opposizioni. M5S, Lega, Si e FI, come preannunciato, hanno infatti abbandonato l’aula in segno di protesta. “Mi spiace per loro se non ci sono” è stato il commento di Renzi che, nel discorso ufficiale non ha mancato di rimarcare che la convinzione che “legge elettorale e riforma” consegnino “le istituzioni a una sola forza politica” sia da considerare errata: “la realtà è diversa perché questa riforma non mette in discussione tutte le maggioranze qualificate che restano o vengono rafforzate, come quella per eleggere il presidente della Repubblica“. Inoltre, la riforma, secondo Renzi, garantirà l’esistenza di “governi che durano 5 anni e consentono alle opposizioni di non fare teatrini e sceneggiate, ma prepararsi a tornare al governo, sempre che ne siano capaci”.