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Rilasciato in Etiopia il cooperante italiano Alberto Livoni

Livomi era stato fermato perché indicato come collaborazionista dei tigrini

Rilasciato in Etiopia il cooperante italiano Alberto Livoni, l'annuncio della Ong Vis: “L'operazione è stata condotta dall'Ambasciata Italiana in Etiopia"

Sarebbe stato rilasciato in Etiopia il cooperante italiano Alberto Livoni, arrestato pochi giorni fa con l’accusa di essere un sodale delle fazioni ribelli del Tigray. La notizia è stata data dalla Ong per la quale Livoni stava operando in quella tormentata regione dell’Africa, la Vis. Ecco il testo: “Finalmente siamo lieti di comunicare il rilascio del nostro collega Alberto Livoni, trattenuto in stato di fermo in Etiopia negli scorsi giorni”.

Etiopia, rilasciato cooperante italiano, l’annuncio della sua Ong sul lavoro della Farnesina

Poi il comunicato della Ong ha fornito ulteriori dettagli: “L’operazione condotta dall’Ambasciata Italiana in Etiopia, a cui va il nostro ringraziamento per l’instancabile impegno, ha portato oggi a rilasciare l’operatore Vis italiano in buone condizioni”.

Rilasciato in Etiopia il cooperante italiano Livoni, ma due suoi colleghi sono ancora in stato di fermo

Purtroppo Livoni non era la sola persona detenuta in stato di fermo a seguito del “blitz di San Martino” delle truppe governative etiopi, con lui erano state prelevate dai soldati anche altre persone, fra cui altri due operatori in forza alla Vis che però non godono dello status che in situazioni del genere dà sempre margine di manovra, quello cioè di cittadini occidentali. Si tratta infatti di due operatori indigeni.

È stato rilasciato il cooperante italiano della Vis in Etiopia, dove le stragi sono all’ordine del giorno

E in chiosa la Ong ha scritto: “Restiamo in apprensione per i due operatori Vis locali ancora trattenuti in stato di fermo, continuiamo a seguire la loro situazione auspicando anche per loro l’immediato rilascio”. L’Etiopia è martoriata ormai da più di un anno da una recrudescenza della annosa guerra “civile” con gli indipendentisti della regione del Tigray, una guerra che ha fatto segnare atrocità assolute e massacri nei villaggi.