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Un intervento record è stato effettuato presso il Policlinico di Bari, dove è stata rimossa una enorme cisti ovarica da 30 kg da una paziente 58enne. Il relativo comunicato informa che la donna, ricoverata nel reparto di Ginecologia, era considerata paziente a rischio per una serie di malattie pregresse. Ad ogni modo si era provveduto a trasferire la 58enne lo scorso 11 agosto dall’ospedale di Brindisi al policlinico barese, dove i medici avevano optato per la via chirurgica e per l’asportazione della massa.
Rimossa cisti ovarica da 30 kg, aveva un diametro di ben 47 centimetri
E di massa da record si trattava: una cisti che, crescendo a dismisura sulle pareti dell’ovaio, era arrivata ad avere un diametro di 47 centimetri, con “un contenuto di circa 27 litri” che infatti “spingeva sulla parete addominale della donna e le rendeva difficile anche respirare”. Per casi del genere in medicina non esistono procedure standardizzate e la letteratura medica codifica molto meno di quanto servirebbe per intervenire, tuttavia i medici hanno ritenuto che per il bene della paziente di dovesse comunque operare e subito.
“Miracolo di Ferragosto” con personale ridotto e con una cisti ovarica da 30 kg rimossa
L’operazione è stata eseguita “il 13 agosto scorso dall’equipe di medici dell’unità operativa di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Bari diretta dal professor Ettore Cicinelli”. Una equipe che era composta dal professor Luca Maria Schonauer, specialista in Ginecologia, con la collaborazione del dottor Giuseppe Muzzupapa e del dottor Nico Picardi. Le difficoltà dell’intervento si sono palesate subito in virtù delle patologia pregresse da cui è affetta la paziente: la donna infatti accusava obesità e da broncopatia cronica, due condizioni che sono da considerarsi innesco di “altissimo rischio anestesiologico”.
Sei ore di intervento e poi l’esito positivo, con una cisti da 30 kg rimossa
Dopo sei ore di intervento chirurgico l’esito, e di esito positivo si è trattato, come ha spiegato il professor Schonauer: “È stato un intervento abbastanza lungo, durato oltre sei ore, perché abbiamo prima dovuto svuotare la cisti che, per le grandi dimensioni, non era manipolabile e successivamente scollarla dal peritoneo”. La dottoressa Trojanowska, che ha partecipato all’intervento i qualità di specialista in anestesia e rianimazione, ha chiosato: “Un caso clinico difficile capitato in giornate particolari, alla vigilia di Ferragosto, quando parte del personale era in ferie. Ci siamo adoperati tutti nel migliore dei modi senza badare a ferie e turni: è stato un lavoro di squadra eccezionale”.