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Rio de Janeiro: lo stadio Maracanã cade già a pezzi

Rio de Janeiro: lo stadio Maracanã cade già a pezzi

Lo stadio Maracanã di Rio de Janeiro, teatro delle Olimpiadi 2016, è già in stato di profondo degrado e abbandono. Perché non ha un padrone. A sollevare la questione è stato il quotidiano brasiliano O Globo. Il Maracanà, celebre stadio di Rio de Janeiro, a pochi mesi dalla fine delle Olimpia...

Lo stadio Maracanã di Rio de Janeiro, teatro delle Olimpiadi 2016, è già in stato di profondo degrado e abbandono. Perché non ha un padrone.

A sollevare la questione è stato il quotidiano brasiliano O Globo. Il Maracanà, celebre stadio di Rio de Janeiro, a pochi mesi dalla fine delle Olimpiadi, sta letteralmente cadendo a pezzi. E a parlare chiaro sono proprio le immagini. Erbacce alte, terreno da gioco completamente pelato, gatti e cani randagi che vi abitano, spazzatura, muri scrostati e sale vip depredate. Ma anche 7000 sedili mancanti o spostati, alcuni dei quali accumulati in punti diversi. Imbarazzante.

L’impianto era stato utilizzato soltanto il 28 dicembre, per l’amichevole organizzata da Zico. E qualche piccolo problema era già saltato fuori. Come i posti a sedere a casaccio sugli spalti, cancellando il variopinto mosaico bianco, blu e azzurro. Lo stadio di Rio de Janeiro, inoltre, aveva già accusato danni al tetto causati da un uso eccessivo di fuochi artificiali durante la cerimonia di chiusura. In buona sostanza, dalla fine delle Olimpiadi, il Maracanà è stato semplicemente abbandonato. Perché non ha un padrone.

Il contratto della società Maracana S.A che lo gestiva è scaduto a fine dicembre. Ma si sospetta che già gli eventi organizzati in questi ultimi mesi fossero stati messi in piedi attraverso vie informali. Da allora, la società ha smesso di pagare le bollette di luce e acqua, dichiarando di non avere alcun dovere di mantenimento della struttura.

Ma lo stadio, in realtà, è di proprietà dello Stato di Rio de Janeiro, sebbene la politica locale pare non abbia i mezzi né gli interessi per gestirlo. Un peccato, dal momento in cui l’impianto potrebbe essere anche un’attrazione turistica. Nel frattempo, ci sono due società in corsa per prenderne la gestione: una francese e l’altra anglo-olandese. Il Flamengo, intanto, si è schierato con quest’ultima e ha minacciato di abbandonare per sempre la struttura se la gestione verrà affidata ai francesi.