Può un tatuaggio troppo realistico complicare la vita di chi lo porta? A quanto pare sì, visto che Michael Smith, residente nella regione americana del Maine, si è visto entrare la polizia in casa intenzionata ad arrestarlo. Il motivo? Gli agenti erano convinti che la pistola tatuata sull’inguine dell’uomo fosse un’arma vera. Il disegno, ben fatto e curato nei particolari, mostra proprio una pistola che fuoriesce dai pantaloni. Proprio questo eccessivo realismo del disegno ha tratto in inganno gli agenti di polizia.
In realtà, a mettere in allarme i poliziotti erano stati alcuni giardinieri a cui Smith aveva chiesto di smettere di lavorare perché facevano rumore. Gli operai si erano spaventati vedendo uscire Michael a petto nudo con la “finta” pistola che hanno creduto fosse vera, chiamando così la polizia. Naturalmente, una volta compreso l’equivoco, gli agenti non hanno preso alcun provvedimento nei confronti dell’uomo.