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Rita Dalla Chiesa in lutto: "Un altro dolore ai troppi della nostra famiglia"

Rita Dalla Chiesa governo

Un altro lutto ha coinvolto Rita Dalla Chiesa: si tratta dell'adorata cognata Emilia, scomparsa dopo una "feroce" malattia

Rita Dalla Chiesa ha detto addio a un’altra persona molto importante della sua famiglia, l’amata cognata Emilia, moglie di suo fratello Nando. La donna, a cui era molto legata, è morta a causa di una malattia descritta dalla giornalista come “feroce”. L’opinionista televisiva ha pertanto deciso di dedicarle un toccante messaggio su Instagram:

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Rita Dalla Chiesa: il commosso addio sui social

Rita Dalla Chiesa ha deciso di salutare la cognata Emilia con una sua fotografia insieme al fratello Nando mentre guardano il tramonto al mare. “Eravamo in vacanza a Sellia Marina, due anni fa. Li ho sorpresi al tramonto, di spalle, abbracciati, mentre guardavano il mare. Loro, Nando e Emilia, il ‘professore’ e ‘la Biondina’, hanno vissuto una storia di amore vero lunga 51 anni. Sempre abbracciati… Sempre complici. L’uno la forza dell’altra. Nelle battaglie di mio fratello, nelle nostre sofferenze piu’ grandi, nei ricordi belli delle nostre estati a Mondello, nel suo credere ciecamente nei diritti civili e nella difesa delle persone più’ deboli. Nell’amare Carlo e Doretta. Nell’essere felici quando sono diventati nonni di Otto, Tito e Rosa”.

Questo dunque il messaggio dell’ex moglie di Fabrizio Frizzi, che continua così: “Due persone intrecciate d’amore. Non era solo mia cognata, Emu’. Era la quarta figlia di mio padre e mia madre, che l’hanno adorata. Stamattina, dopo una malattia divorante, feroce, Emilia ha dovuto lasciare quell’abbraccio che è’ stato la sua casa per tutta la vita. Ed è andata verso il mare da sola. A noi ha lasciato la grande eredità di avere lottato per ogni suo respiro. E lei e’ arrivata, finalmente,in fondo all’orizzonte che guardava con il suo Prof quella sera di due anni fa. Grazie, Emu’, per tutto quello che ci hai regalato. Anche questo dolore, che si aggiunge ai troppi che la nostra famiglia ha già’ vissuto…”