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Ministero della Salute, ritiro minestrone a rischio glutine

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Il Ministero della Salute ha comunicato il ritiro di un lotto di minestrone fresco per la possibile presenza di glutine

Il Ministero della salute ha dato oggi comunicazione che l’azienda Coop Italia s.c. ha ritirato dagli scaffali un lotto di minestrone fresco di verdure con il proprio marchio a causa della possibile presenza di glutine non dichiarato in etichetta.

Il prodotto interessato è il lotto 150418, venduto in confezioni da 600 g con scadenza 15 aprile 2018. Secondo quanto comunicato da Coop, nel minestrone fresco ritirato potrebbero essere presenti “residui di pasta contenente glutine derivanti da una lavorazione precedente”. L’alimento, che è già stato portato via dai punti vendita, viene prodotto dall’azienda Nuova Jolli srl con sede dello stabilimento di Modena in via Caduti del Lavoro 55. È bene precisare che il richiamo interessa solo i supermercati Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Alleanza 3.0 e Coop Centro Italia. Il consumo del prodotto è comunque completamente sicuro per le persone che non sono allergiche.

L’avviso è stato reso pubblico sul sito del Ministero della Salute. Come evidenziato da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si raccomanda ai consumatori allergici alla soia di non consumare il prodotto che presenta il numero di lotto richiamato. Chi lo avesse acquistato deve restituirlo al punto vendita d’acquisto, dove sarà rimborsato.

Allergia al glutine

Essere sensibili al glutine vuol dire avvenire sintomi simili a quelli della celiachia e dell’allergia al grano. In realtà, non si è affetti da nessuna delle due patologie. Si tratta di una situazione che, al contrario della celiachia, può essere transitoria. L’allergia a tale elemento può dunque risolversi dopo un breve periodo di alimentazione senza la sua assunzione. La sensibilità al glutine non di tipo celiaco provoca mal di testa, nausea, irritazione intestinale, stanchezza e dolori muscolari. Ma possono essere avvertiti anche altri sintomi. A essi spesso non si sa dare spiegazioni se non si è al corrente di esserne affetti. Esperienze di tipo internazionale hanno evidenziato come la sensibilità non celiaca sia diventato un problema di grande diffusione. La stima delle persone sensibili a tale elemento risulta superiore persino a quella dei potenziali celiaci o allergici al grano.

La diagnosi di sensibilità al glutine è di esclusione rispetto alle altre patologie correlate, come appunto la celiachia e l’allergia al frumento. Escluse queste due patologie, se il soggetto risponde in maniera positiva a una dieta priva di glutine si può pensare a una diagnosi di semplice sensibilità al glutine.