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Roberta Giallo, il nuovo singolo è un viaggio nei ricordi: il suo omaggio a Lucio Dalla

Roberta Giallo Lucio Dalla

Nell’intervista Roberta Giallo ha presentato “La città di Lucio Dalla”, il suo nuovo singolo, e ricordato la splendida amicizia con il cantautore bolognese.

Cantautrice fine, sensibile e determinata. Conserva in sé un tesoro prezioso di saperi, cultura, riflessioni e intelligenza. Non mancano neppure i racconti più curiosi e aneddotici. La finezza dei suoi ricordi, che si susseguono con rispetto, ti lascia senza fiato e il suo entusiasmo è contagioso. È il suo amore per la musica ad averle permesso di conoscere Lucio Dalla al quale dedica un omaggio davvero speciale. Nasce così “La città di Lucio Dalla”, il nuovo singolo di Roberta Giallo. Nell’intervista l’artista ha ricordato il famoso cantautore bolognese, che con la sua poetica ha dato lustro al capoluogo emiliano (e a tutta la musica italiana). Ha parlato di sé, delle sue canzoni, dell’eredità di Dalla, fino ai prossimi progetti.

Roberta Giallo racconta il suo nuovo singolo, “La città di Lucio Dalla”

“La città di Lucio Dalla” è un’intensa ode pop. È un’intensa dedica al cantautore bolognese e alla sua città, che da sempre apre le porte ai giovani talenti. Roberta Giallo con questo brano ha voluto omaggiare la città che anni fa le ha spalancato le porte e le ha reso possibile fare incontri che hanno influenzato il suo percorso artistico. Prodotto dal polistrumentista Enrico Dolcetto, il brano rappresenta l’eterna gratitudine, l’amore e la riconoscenza che l’artista prova nei confronti della città di Bologna e del suo cantautore per eccellenza.

A proposito del suo nuovo singolo, ha aggiunto: “Ho avuto la straordinaria opportunità di conoscere Lucio Dalla, a Bologna. Un caso a metà fortuito. Fu Mauro Malavasi a farmi conoscere a Lucio, che fu in grado di capire veramente me e il mio progetto. La prima volta che ho visto Lucio fu in occasione di una cena. Quello è stato il primo tassello di un’amicizia bellissima. Il nostro rapporto non era limitato allo studio di registrazione. Il mio nuovo singolo nasce alla luce del legame che mi univa a Dalla. Con la sua scomparsa non ho perso solo un grande mentore e collaboratore, ma soprattutto una persona a cui volevo bene. Fu una perdita terribile, ma a distanza di pochi giorni dalla sua scomparsa ho avuto l’ispirazione. Nasce una canzone a metà tra nostalgia e sorrisi. All’interno ho messo tutta la mia gratitudine, per lui e per la città che mi ha permesso di conoscerlo. Ho concentrato tutti i ricordi che ho di lui”.

Poi ha spiegato: “Dopo averlo scritto, il brano è rimasto per diverso tempo nel cassetto. Il lutto per me e per l’intera comunità era ancora troppo fresco. Solo dopo diverso tempo ho capito che la canzone potesse essere un bell’omaggio per Lucio e un bel regalo per i suoi fan. Nel 2022 si celebrano i 10 anni dalla sua scomparsa: mi è sembrato il momento giusto per presentarla. Tutta Bologna si è molto impegnata per ricordarlo”.

Roberta Giallo Lucio Dalla

Ma com’è Bologna con gli occhi di Lucio Dalla? “Per lui era casa, sebbene era una persona molto cosmopolita e cittadino del mondo, perché molto capace di vedere negli altri la più intima essenza. Bologna è una città molto accogliente e vicina ai giovani, ma affascina anche per la sua storia e i suoi personaggi”, ha sottolineato Roberta Giallo.

Ha ricordato il rapporto vicendevole che da anni ha instaurato con il capoluogo emiliano e ha aggiunto:Ormai anche per me Bologna è casa. Sono nata nelle Marche, a Senigallia, ma è stata Bologna ad avermi dato un vero riconoscimento artistico, a partire dal lavoro con Mauro Malavasi, poi con Lucio Dalla e Samuele Bersani. Durante gli anni universitari, ho deciso non solo di formarmi, ma anche di scendere sul campo dell’arte, affinché questa potesse diventare la mia professione. Ho sempre sognato di essere artista e cantautrice. Bologna mi ha dato i natali artistici. La mia formazione, tra canto e pianoforte, è iniziata nelle Marche, ma è proseguita proprio a Bologna, dove l’incontro con altri artisti è stato un prezioso scambio umano e professionale. Così ho maturato la scelta di fare questo mestiere”.

Quindi ha precisato: “Come dico nella mia canzone, Bologna mi è un po’ madre e mi è un po’ figlia. Qui ho finito gli studi e ho fatto importanti esperienze di vita, dalle amicizie all’amore, ma ormai è da tanto che sono a Bologna, quindi penso che anch’io sono stata capace di lasciare qualcosa di mio alla città, anche aiutando i più giovani a farsi strada, come io sono stata supportata agli inizi della mia carriera”.

Il ricordo di Lucio Dalla

Impossibile dimenticare l’intenso rapporto instaurato con Lucio Dalla. Qual è uno dei più bei ricordi che ha conservato?Quando andavi a casa sua, lui ti disinfettava con l’incenso. Era un modo per purificare le persone. Era molto bravo a entrare in empatia con gli altri, ha confidato.

Non mancano gli aneddoti: “La seconda o la terza volta che ci siamo visti, mi portò a uno spettacolo di Travaglio con Valentino Corvino a Il Celebrazioni di Bologna. Non avevo ancora una grande confidenza con lui, eppure– quasi come fosse un caro nonnetto – mi dimostrò grande tenerezza. Per il ritorno, infatti, l’auto si era riempita: si erano aggiunte altre persone e non ci stavamo tutti. Dalla mi propose di sedermi sulle sue ginocchia. Rispetto ad altri, lui aveva la capacità di entrare in confidenza con le persone, senza mai risultare inappropriato o maleducato. Aveva la grande capacità di andare alla radice della persona e conquistarla”.

Quale, invece, l’eredità più grande che ha lasciato? “Dalla non si poneva come un maestro, ma insegnava se sapevi cogliere. Per me lui fu un maestro che non si è mai dichiarato tale. “Sbaglia e impara”: lo ricordo anche nella canzone e per me è stato questo il più grande insegnamento che ha lasciato. Lucio ha alleggerito la mia parte più canonica. Mi ha insegnato a essere più scaltra e meno rigida. Non a caso, lui era un improvvisatore nato. Forse lo sono anch’io, ma faticavo a rompere gli schemi. Mi ha insegnato a essere un’artista molto più libera, proprio grazie al suo modo di essere”, ha sottolineato Roberta.

I prossimi progetti di Roberta Giallo

Cantautrice poliedrica e versatile, Roberto Giallo ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo aprendo il concerto di Sting in piazza del Plebiscito a Napoli, in diretta su All Music. Viene notata da Mauro Malavasi che la introduce a Lucio Dalla, il quale diventa suo amico e mentore. Roberta Giallo nel corso della sua carriera fa incetta di premi: dal Premio dei Premi MEI al Premio Bindi, passando per “Un Certain Regard” Musicultura. Si esibisce nei più prestigiosi teatri e luoghi della cultura, in Italia e all’estero, portando in scena numerosi concerti e spettacoli con Federico Rampini, Ernesto Assante, Gino Castaldo, Gnu Quartet e Valentino Corvino. Roberta Giallo vanta numerose collaborazioni con artisti del calibro di Corrado Rustici e Samuele Bersani. Inoltre, si interfaccia con alcune delle principali Orchestre Italiane, tra cui l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e l’Orchestra Filarmonica Italiana.

Roberta Giallo Lucio Dalla

“La città di Lucio Dalla” è un’altra grande soddisfazione per Roberta, ma non mancano i progetti futuri. “C’è tantissima carne al fuoco. “Canzoni da museo” è il mio nuovo album e spero possa continuare a presentarlo con una serie di tappe estive. Consiglio di seguirmi sui social per restare sempre aggiornati. Inoltre, è appena nato lo spettacolo dedicato al grande cantautore bolognese: “Il mio incontro con Lucio Dalla”. L’evento sarà replicato anche a Montecarlo, il 19 maggio. Torno anche sul set cinematografico, raccontando i 25 anni di musica indipendente. Sono reduce da una bellissima sessione con orchestra insieme al giornalista e scrittore Federico Rampini e al direttore Valentino Corvino, ma non è finita. Ci saranno nuove date: io e Rampini terremo un nuovo spettacolo “Morirete cinesi”. Lui racconta la storia e a me spetta la parte musicale. Ci sono vari progetti sui quali sono al lavoro, tra teatro, cinema, spettacoli, concerti per presentare l’album”, ha svelato l’artista.

Non è finita qui:Sono stata appena eletta presidente dell’Aia, Associazione Artisti e Autori italiani, quindi c’è anche un bel lavoro burocratico da portare avanti. Il nostro obiettivo è salvare la musica in tempi difficili. L’estate si prevede molto intensa”.