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Roberto Fico: nuove consultazioni, il Pd diviso

Roberto Fico

L'intesa per trovare un accordo sul governo sembra ancora lontana

Il presidente del Camera oggi 26 Aprile, salirà ancora al Colle, per incontrare il presidente della Repubblica. Roberto Fico, però, prima della riunione con Mattarella, si confronterà con i delegati del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle.

Apertura al dialogo

Roberto Fico vuole chiedere al Presidente Mattarella più tempo per cercare di trovare un accordo tra i due partiti, Pd e M5s; dal canto loro però le due forze politiche non hanno ancora risolto le fratture interne. Il Partito Democratico è diviso tra una fazione, capeggiata da Maurizio Martina, che sarebbe disposta a trovare un accordo con i pentastellati e, loro contrapposti, l’ala dei “renziani”, contrari a qualsiasi tipo di possibile intesa con i grillini.

L’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, non ha ancora espresso direttamente una sua opinione sul possibile accordo tra i due partiti ma sceso tra la gente, in Piazza della Signoria a Firenze, ha cercato di fare un sondaggio tra la folla raccogliendo principalmente la voce dei malcontenti su una possibile intesa con i pentastellati. Il rappresentate del Movimente Cinque Stelle, Luigi Di Maio, al contrario sembrerebbe sperare in un accordo con la forza dei Democratici, in particolare dopo la chiusura con Lega di Matteo Salvini.

Oltra a Renzi, anche Carlo Calenda, neo tesserato Dem, ha rilasciato delle dichiarazioni in cui conferma il suo abbandono al partito qualora fosse trovata un’intesa con il M5s. Ettore Rosato, vicepresidente della Camera, come riferito dall’ANSA, ha parlato di “differenze abissali” tra i due programmi e spera che la direzione prenderà una decisione responsabile. Maurizio Martina è ben consapevole delle idee di Matteo Renzi ma vuole andare fino in fondo e provare a dialogare con Di Maio, soprattutto per evitare di tornare al voto a Ottobre. Anche Paolo Gentiloni, ieri 25 Aprile, ha avuto un breve incontro con Roberto Fico.

Il tempo sembra l’unica chiave possibile per sciogliere questa intricata matassa di alleanze e di possibili accordi. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, vuole aspettare i risultati delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, per vedere se, come è successo in Molise, consegneranno, ancora una volta, la vittoria al Centrodestra. Proprio dal Friuli è tornato a parlare Silvio Berlusconi che ha chiesto ai suoi elettori cosa pensano se si trovano di fronte il Movimento Cinque Stelle, il cavaliere ha riportato queste parole: “Uno mi guarda negli occhi e mi dice credo che ci sentiamo come gli ebrei al primo apparire della figura di Hitler”; parole forti quelle del leader di Forza Italia che confermano i malumori dei giorni scorsi.

Il lavoro più duro spetta, ancora una volta, al Presidente Sergio Mattarella.