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Roberto Nobile è morto: l'addio e il ricordo del mondo dello spettacolo

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Molti colleghi attori (e non solo) hanno ricordato Roberto Nobile, uno dei volti più celebri di Distretto di Polizia

Un gravissimo lutto ha colpito all’improvviso questo pomeriggio il mondo dello spettacolo: si è spento all’età di 73 anni Roberto Nobile, attore nato a Verona nel 1947 e divenuto celebre in tv soprattutto grazie al ruolo di Antonio Parmesan in Distretto di Polizia e Niccolò Zito in Il Commissario Montalbano.

Come riportato da Repubblica, la morte sarebbe sopraggiunta per un malore improvviso che non gli ha purtroppo lasciato scampo.

Roberto Nobile lascia così un pubblico molto affezionato, che lo aveva seguito fin dagli anni ’80 (quando aveva esordito al cinema diretto da Pupi Avati) sia sul piccolo sia sul grande schermo.

Il ricordo dei colleghi

A pochissime ore dalla morte dell’attore sono già numerosi i messaggi di cordoglio dei colleghi e delle colleghe che lo conoscevano o che avevano avuto la fortuna di lavorare al suo fianco.

Tra gli altri ci sono anche quelli della pagina Facebook ufficiale di Distretto di Polizia, che all’attore ha dedicato queste parole:

Addio Antonio Parmesan, ti ricorderemo per sempre con affetto, indimenticabile in Distretto di polizia.

Ecco anche le parole di Nadia Rinaldi su Facebook:

Per tutti noi sarà ricordato come il sovrintendente Parmesan in “Distretto di Polizia “ Fai buon viaggio Roberto Nobile!

Qui sotto invece potete recuperare le dolorose parole della nipote, Ester Nobile, via social:

Carissimi
Purtroppo la notizia non è falsa: mio zio Roberto Nobile non è più tra noi.
Non mi piace fare annunci di questo tipo, ma faccio un’eccezione perchè so che ispirazione è stata la sua vita per tutta la sua adorata città natale, Ragusa.
Lui per noi era l’Altrove, la prova che è possibile vivere al di là delle pastoie di una vita che sembra sempre decisa altrove, da altri.
Tuttavia non ha mai deciso di intraprendere questa carriera per la gloria di apparire e svettare sugli altri. Il suo era invece un amore puro, illimitato, per l’arte in sè e per le storie, non importa se queste fossero in forma di romanzo o di film.
Lui ha sempre cercato quella scintilla che accende la fiamma dell’ispirazione e della fantasia. Il coraggio che ha avuto per perseguire questa ricerca infinita è l’eredità più grande che lascia a tutti noi, assieme all’amore e all’amicizia che non ha mai lesinato a nessuno.