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Robin Williams: la lotta alla demenza in una biografia

Robin Williams malattia

La nuova biografia di David Itzkoff racconta la lotta di Robin Williams contro la demenza a corpi di Lewy: una sofferenza tale da portarlo al suicidio

Sono ormai trascorsi circa quattro anni dalla tragica scomparsa di Robin Williams. Il popolare quanto amato attore si è suicidato l’11 agosto del 2014. Aveva 63 anni. Il giornalista David Itzkoff ha ora scritto una nuova biografia su di lui intitolata ‘Robin’. In essa vengono raccontati in particolar modo gli ultimi anni di vita dell’artista. Ma anche il modo in cui la malattia mentale di cui soffriva aveva influito nel suo rapporto con amici, parenti e colleghi.

Come già raccontato dalla vedova dell’attore, Robin Williams era affetto dalla demenza a corpi di Lewy. Si tratta nello specifico di una malattia neurodegenerativa, molto simile all’Alzheimer, che colpisce la memoria e rende difficoltoso il movimento fisico. Tale disturbo può inoltre causare l’insorgenza di demenza e allucinazioni. Robin Williams si è trovato pertanto a lottare contro difficoltà motorie e problemi di memoria, che lo affliggevano soprattutto quando si trovava sul set. Mostrare i segni della malattia era per lui motivo di vera e propria frustrazione.

Testimonianze della truccatrice e della moglie

La truccatrice Cheri Minns faceva parte del team di professionisti che stavano lavorando al film del 2014 Notte al museo. Il segreto del faraone. Secondo quanto raccontato dalla donna a Itzkoff, l’attore spesso si rifugiava tra le sue braccia in lacrime, perché trovava difficoltà a ricordare le battute. Robin Williams, inoltre, aveva un reale timore di aver perso l’abilità di far sorridere il suo pubblico. Anche la vedova di Robin Williams, Susan Schneider, ha raccontato della tragica e straziante lotta dell’attore contro la malattia. I sintomi della demenza a corpi di Lewy arrecavano a Robin grande sofferenza, nonostante lui provasse a nascondere la frustrazione che lo attanagliava. La donna ha anche parlato del dolore che la famiglia ha provato nel giorno in cui suo marito ha deciso di togliersi la vita.

Il corpo senza vita di Robin Williams era stato ritrovato l’11 agosto del 2014 dal suo assistente personale. Quel giorno sua moglie Susan aveva lasciato la loro abitazione per fare alcune commissioni. Mentre lei era via, l’assistente aveva bussato alla porta senza ricevere nessuna risposta. Aveva così iniziato a preoccuparsi, perché Robin doveva per forza essere lì dentro. Poi aveva iniziato a bussare alla finestra, ma non ricevendo risposta nemmeno in quel modo, decise di entrare in casa, facendo così la tragica scoperta.

Secondo quanto riportato da un articolo dell’epoca, Robin Williams si è suicidato impiccandosi. L’attore non ha lasciato nessun biglietto d’addio. Robin si sarebbe dunque impiccato all’interno del suo appartamento, non nel garage come era stato sostenuto inizialmente.