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Rocco Hunt: "Da pescivendolo, con padre spazzino e madre casalinga, a rapper: ecco la mia rivoluzione"

Rocco Hunt Rivoluzione

Rocco Hunt racconta il suo nuovo album, "Rivoluzione", e confida: "All’inizio nessuno credeva in me. Se ce l’ho fatta io, possono farcela tutti".

Nato in una periferia di Salerno, in una famiglia solida ma con pochi mezzi, ha fatto tanta gavetta ed è diventato Rocco Hunt. Rapper di successo che racconta emozioni con note e accordi, fa delle barre il suo cavallo di battaglia e dai suoi primi passi di free style ha dato prova di una passione viscerale. Non ha mai abbandonato il suo sogno e così ha fatto davvero la sua rivoluzione: a distanza di due anni dal suo disco precedente, “Libertà”, Rocco Hunt presenta il suo nuovo album, “Rivoluzione”. Con l’entusiasmo più sincero e l’emozione più intensa, si prepara a tanti nuovi concerti con il suo “Libertà + Rivoluzione tour”. Non nasconde il suo passato, ma lo sfoggia con orgoglio per incoraggiare i più giovani. Crederci sempre è il suo motto e lui ce l’ha fatta davvero. Figlio di uno spazzino e di una casalinga, nella vita ha fatto persino il pescivendolo, e ora – dopo tanti sacrifici – ha conosciuto il successo. Aveva solo 11 anni quando ha iniziato a inseguire un sogno, muovendo i suoi primi passi nella vivacissima Napoli. Così, mantenendo la sua umiltà, ha costruito una sua credibilità, consolidando la sua esperienza. Nei suoi brani, scritti come uno sfogo liberatorio, traspare denuncia e coraggio, la voglia di farcela, l’orgoglio di chi ha lavorato duramente e ha fatto della fatica la propria costante. Con il suo tono pungente, critica i meccanismi corrotti e manda un monito ai coetanei, ai giovani. La sua è una raccomandazione che sa di consiglio fraterno: mai lasciarsi sopraffare dallo sconforto, perché una vita migliore è possibile (e Rocco Hunt lo sa bene).

Rocco Hunt presenta il suo nuovo album, “Rivoluzione”

È l’autore delle più grandi hit estive degli ultimi anni in Italia, con oltre 5 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, il suo repertorio supera 1,9 miliardi di stream totali oltre 20 dischi di Platino ottenuti solo negli ultimi 24 mesi tra Italia, Spagna e Francia e la sua ultima hit, “Un bacio all’improvviso” ft. Ana Mena, è stata certificata platino in Spagna. In conferenza stampa presenta in esclusiva il suo nuovo album, “Rivoluzione”.

Rocco Hunt mostra la capacità di cavalcare l’onda della melodia e sa mettere tutto sé stesso nei testi, da ritornelli che restano in testa a brani che sono portavoce delle ingiustizie. In “Rivoluzione”, infatti, convive il rap più duro che affronta temi sociali e l’animo pop con cui Rocco Hunt si diverte a sperimentare.

La cover dell’album è stata realizzata eccezionalmente da Jorit, street artist rivoluzionario. “Rivoluzione” è un album davvero ricco: contiene 15 tracce e featuring con Fabri Fibra, Gué Pequeno, Luchè, Carl Brave, Emis Killa, Yung Snapp, MV Killa, LeleBlade, Boomdabash, Geolier e Ana Mena. Inoltre, l’intro del primo brano presente nel disco è stata realizzata da Lele Adani.

Rocco Hunt, qual è la sua “Rivoluzione”

“Oltre alle canzoni di successo, ho voluto presentare un album che mostrasse la mia crescita artistica e personale. Non mancano i brani di denuncia, perché io vengo dal rap. Questa è la mia rivoluzione personale: se penso a 10 anni fa e vedo tutto quello che ho costruito, credo che questa sia stata una vera rivoluzione”. Con queste parole Rocco Hunt presenta il nuovo album.

Il disco del rapper napoletano, “si compone di tante canzoni nate durante il lockdown, quando non potevo fare altro che scrivere. Sono stati due anni duri e sono contento che il mio nuovo progetto possa finalmente vedere la luce”.

Quindi ha confidato: A me nella vita nessuno ha regalato niente. Sacrifici e tanta gavetta mi hanno portato a essere quello che sono. Ho fatto il pescivendolo, sono figlio di uno spazzino e di una mamma casalinga. All’inizio nessuno credeva in me. Se ce l’ho fatta io, possono farcela tutti. Aver fatto i soldi non significa sventolarli in faccia alle persone, ma mandare un messaggio di speranza: ognuno può trovare un proprio spazio nel mondo. Lo auguro a tanti giovani. Con le mie canzoni racconto la mia rivoluzione, ma ora aspetto una rivoluzione generale. Sono deluso dalla gestione politica e sociale del tempo presente. Non mi posso lamentare, ma la mia industria è ancora ferma. La rivoluzione ora è da riscoprire nelle cose semplici, riassaporando la normalità a lungo negata”.

Ai giovani cosa consiglierebbe? “Tanti giovani non si sentono rappresentati da questo sistema e provano una sfiducia generale. Vale soprattutto per i giovani del Sud”.

Rocco Hunt Rivoluzione

Rocco Hunt presenta “Rivoluzione” e la collaborazione con Jorit e Lele Adani

Rocco Hunt ha parlato della collaborazione intrapresa con Lele Adani, con il quale è nata una splendida amicizia. “È un bellissimo personaggio. Quando parla ti cattura e sa emozionare. Non sono un grande tifoso di calcio, ma lui va oltre lo sport. Sa raccontare le emozioni della gente. L’ho portato a Scampia e vederlo poi giocare e chiacchierare con i bambini del posto è per me un simbolo di grande umiltà.

Rocco Hunt Rivoluzione

Non poteva non commentare la cover realizzata da Jorit: “Sono felice e onorato. Da alcuni giorni avevo il suo numero, ma non trovavo il coraggio di chiamarlo. Temevo mi avrebbe mandato a ca**re. Jorit è un artista rivoluzionario. Gli ho chiesto di farmi un omaggio. Lui non è convenzionale, ma ha dimostrato di avere grande rispetto per la mia musica.