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Rocco Siffredi, confessione choc: mio padre malato di f...

ROCCO SIFFREDI E LA MOGLIE ROSA CARACCIOLO ALLA 73° MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA.

Rocco Siffredi presente al 73° Mostra del Cinema di Venezia con un documentario autobiografico e ha raccontato l'infanzia con un padre "malato di f...". Dopo la presentazione del suo documentario autobiografico alla 73° edizione del Festival di Venezia insieme alla moglie Rosa Caracciolo, Rocco ...

Rocco Siffredi presente al 73° Mostra del Cinema di Venezia con un documentario autobiografico e ha raccontato l’infanzia con un padre “malato di f…”.

Dopo la presentazione del suo documentario autobiografico alla 73° edizione del Festival di Venezia insieme alla moglie Rosa Caracciolo, Rocco Siffredi, il re del porno mondiale è stato intervistato la rivista Vanity Fair dove ha raccontato un po’ della sua infanzia con particolari inediti sulla sua famiglia.

Rocco ha raccontato: “Eravamo cinque fratelli e una sorella. Io ero il penultimo. Siamo rimasti in cinque. Mio fratello è morto a 12 anni, soffocato, soffriva di crisi epilettiche. Avevo sei anni, insieme al più piccolo, di tre, eravamo gli unici ancora a casa, gli altri già lavoravano”.

Il re del porno ha continuato parlando dei suoi genitori, dall’attaccamento enorme verso la madre alla figura del padre quasi assente, ricordato solo per la sua fissazione verso le donne e la morbosità verso la “f…”.

Rocco ha dichiarato: “Mia madre era sempre stata il vero pilastro della famiglia, verso di lei ho sempre provato un amore sfrenato. Ho subito la sua follia perché, da quel giorno, non si è più ripresa. Mio padre era un uomo buono, gentile, ma inesistente. Non aveva nessuna ambizione a parte la figa“. Faceva il cantoniere e il suo capo lo rimproverava spesso perché s’infilava in ogni casa con la scusa del bicchiere d’acqua, del caffè, sperando di trovare una donna sola. Mia madre era gelosa e ne ha sofferto fino all’ultimo. È morta di cirrosi per un’epatite mai diagnosticata. Stava per entrare in coma, e lui flirtava con la signora del letto vicino. Mi disse: Caccialo fuori, non ce la faccio più”.