> > Roghi California, dieci vittime e 1500 case distrutte

Roghi California, dieci vittime e 1500 case distrutte

California

La California brucia, almeno 10 persone sono rimaste uccise a causa del peggiore incendio nella storia della California. Oltre 200 mila persone sono state evacuate nella regione settentrionale dello stato.

La California brucia, e peggio non sarebbe potuto essere. Oramai si accavallano notizie una peggiore dell’altra. Le prime vittime accertate sono già, almeno, dieci, le case sono distrutte, un primo conteggio è arrivato a stimare più di 1500 abitazioni oramai rase al suolo, e la situazione di emergenza rischia di sfuggire di mano a tutti coloro che nelle ultime ore si stanno impegnando a domare il fuoco.Questo, comunque, è solo l’inizio. I primi piani di emergenza hanno previsto l’evacuazione degli abitanti delle zone maggiormente colpite, nella regione settentrionale del Paese, allo stato attuale sono già più di ventimila persone rimaste senza casa. I disagi, come è normale cha accada, vanno crescendo e si contano più di 100 mila abitazioni prive di corrente elettrica e la distruzione, che continua a procedere, di centinaia di ettari di vigna nelle regioni di Napa e Sonoma. Per la California, un altro danno enorme visto che lì era concentrata la produzione di vini molto pregiati ed esportati in tutto il mondo.

Dichiarato, dunque, lo stato d’emergenza dal governatore Jerry Brown, che deve supervisonare tutto ciò che accade e che non accenna a placarsi, mentre i più di 25 incendi continuano a devastare la regione, e a creare moltitudini di problemi ed enormi disagi. C’è chi è rimasto bloccato nella sua abitazione e per salvarlo sono stati necessari gli elicotteri, e chi deve prepararsi ad abbandonare la propria casa, sapendo che difficilmente potrà farvi ritorno.

California

La California brucia

Mai come quest’anno le calamità naturali hanno provato alcune regioni dell’America, devastate da uragani, tifoni, tempeste tropicali e, adesso, incendi catastrofici. La tragedia ha avuto inizio nella serata della scorsa domenica, l’8 ottobre, quando in serata, poco dopo le 22.00, sono divampati i primi incendi.

Non si riesce ancora a stabilire con precisione quale sia stato il punto di origine degli incendi – presumibilmente si pensa che tutto abbia avuto inizio nella zona di Coal Canyon, nei pressi di Anaheim, a sud di Los Angeles – ma, circostanza ancora più grave, non si è riusciti a stabilire quale sia stata la causa scatenante.

Potrebbero essere divampati perché le temperature sono più alte della media stagionale, o qualcuno porebbe averli appiccati e, sempre in conseguenza ai gradi troppo elevati, aver perso il polso della situazione. Unico elemento certo è dato dai venti, noti, della California che fortissimi, combinati con le alte temperature decisamente fuori stagione e alla scarsissima umidità, funzionano come micce.

Sono i Venti di Santa Ana, a giusta ragione appellati anche “los diablos”, i diavoli. Ogni loro raffica è in grado di trasformare una piccola scintilla in un indomabile rogo. Da qui quindi, potrebbe essere stata una questione di pochi attimi, e piccoli roghi si sono trasformati in un indomabile incendio.

Adesso, però, è una continua lotta contro il tempo: i vigili del fuoco e le forze dell’ordine chiamate a cercare di arginare le emergenze, sono tutti a lavoro indefessamente. Impegnati in diverse otto contee, devono cercare di arginare il fuoco, perché sono in arrivo altre giornate caldissime, e tutto potrebbe continuare a precipitare.