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Roma, 12enne disabile picchiata: "Mi vergogno di mia figlia, chiedo scusa mille volte"

Ragazzina disabile picchiata a Roma, parla la madre di una delle bulle

Ragazzina disabile picchiata a Roma, la mamma di una delle tre minorenni che l'hanno aggredita e hanno ripreso col cellulare l'episodio si scusa.

Dopo la raccapricciante aggressione subita nei primi giorni di aprile da una ragazzina di 12 anni disabile in un parco del Nuovo Salario a Roma, arrivano le scuse della mamma della tredicenne che insieme a due amiche ha ripreso il tutto con il cellulare vantandosene. 

Disabile picchiata a Roma, le scuse della mamma di una delle ragazzine 

In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, la mamma della ragazzina che ha aggredito una minorenne disabile che stava trascorrendo una giornata al parco, si è detta dispiaciuta per l’accaduto: “Sono sconvolta, frastornata, ho smesso di vivere, non ho parole. Penso solo all’altra famiglia, voglio sapere come sta la ragazzina“. Mentre la figlia ora piange spaventata, i genitori hanno incassato il colpo e prendono le distanze dal gesto, mettendo in chiaro che non sono il tipo di persone che difendono la violenza. 
La donna ha raccontato di aver appreso dello spiacevole episodio nella giornata di venerdì 23 aprile atraverso i telegiornali e solo in seguito avrebbe ricevuto alcune telefonate che la avvisavano di un video che circolava in rete in cui era coinvolta la figlia, alla quale ha chiesto immediatamente spiegazioni. 
Dopo essersi vista crollare il mondo addosso, sotto choc, la madre ha aggiunto: “Quel che voglio precisare anche se il fatto resta grave è che mia figlia non sapeva che la ragazzina soffrisse di una disabilità. Questo ci addolora ancor di più perché ha una sorella disabile anche lei. E posso capire cosa si prova. Mia figlia è stata bullizzata nel vero senso della parola“.

Con ciò la donna ha spiegato di non voler assolutamente giustificare il gesto della figlia, tant’è che adesso “sarà chiusa in casa senza telefono a tempo indeterminato. Se c’è da pagare si paga. Non sono la classica madre che difende a prescindere“.
Incalzata dalla giornalista Raffaella Troili, la donna ha detto di essere pronta a chiedere perdono per il gesto sconsiderato della figlia: “Mi ha detto che non è solita andare in quel parco, che si conoscevano di vista. Si sono ritrovati lì il gruppetto di Sara e quello dell’altra ragazzina. Ci sono state delle provocazioni, insulti, cose come io ti meno e sono finite alle mani senza neanche accorgersene, così mi ha detto. Non so altro, sono troppo dispiaciuta, mortificata, piena di vergogna per guardare il video e chiedere di più. Sto talmente male che non le ho detto ancora niente a mia figlia. Ho bisogno di elaborare, è troppo pesante. Intanto ci scusiamo, siamo a disposizione della famiglia. Siamo feriti, sotto choc anche noi. Ma la cosa che ci ha fatto più male è che possa esser passato il fatto che abbia voluto colpire una persona più debole. Ecco quello addolora anche lei. Siamo molto sensibili a questo problema”.
Alla luce dell’indagine della Procura dei minori, i genitori si sono rivolti agli avvocati Roberto Mantella e Andrea Adamo che hanno dichiarato: “siamo a disposizione dell’autorità giudiziaria e ci relazioneremo con il legale della famiglia. I genitori sono scioccati, lo hanno saputo nella maniera peggiore, quando è esplosa la bomba mediatica, in ritardo di 20 giorni. Episodio deplorevole, gravissimo che sarà oggetto delle adeguate indagini ma il bullismo non c’entra.”