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Roma: allerta terrorismo a Pasqua in Piazza San Pietro

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Secondo le forze dell'ordine, al momento non c'è nessuna minaccia concreta di un attentato. Ma le misure di sicurezza aumentano

Il terrorismo sta nuovamente spaventando l’Europa e l’Italia. In particolare, in questo week end di Pasqua, si è deciso di aumentare le già alte misure di sicurezza. In questi giorni, le celebrazioni religiose sono un evento sicuramente più a rischio. Il Viminale ha perciò deciso per un ulteriore innalzamento dei controlli, per sventare quanto prima eventuali attentati terroristici. La Digos afferma comunque che non vi sono minacce di terrorismo concrete al momento. E a dar comunque più serenità è senza dubbio l’operato degli investigatori e delle forze dell’ordine, che a oggi è stato magistrale.

Allerta terrorismo

Torna la paura di un attentato legato al terrorismo in Italia. In tutte le città del nostro Paese di è deciso di effettuare un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza, già molto alte di base. Questa decisione, presa anche per la nostra Capitale, è abbinata al week end di Pasqua. Le cerimonie religiose vengono considerate un momento più a rischio. Ma non solo, si tratta comunque di un periodo di festa, che potrebbe essere colpito dal terrorismo. Inoltre, da mettere sul piatto della bilancia, ci sono i recentissimi arresti effettuati in Italia. Martedì scorso è stato effettuato un fermo a Foggia contro un uomo di origini egiziane che faceva lezioni di guerra santa a dei bimi. Mercoledì 28 marzo, a Torino è finito in manette un 23enne italo marocchino. Il giovane si sarebbe auto radicalizzato attraverso il web, e ideava di fare un attentato simile a quello di Nizza. Nelle prime orre di giovedì 29 marzo, tra Latina e Roma ci sono stati gli arresti di cinque persone, Secondo le indagini svolte, questi individui sarebbero collegati al nome di Anis Amri. Si tratta dell’attentatore di Berlino, che è stato ucciso durante un controllo di polizia a Sesto San Giovanni.
Forse qualcuno si sente meno al sicuro leggendo queste brevi notizie. La situazione è senza dubbio seria. Ma si evidenzia in modo particolare il grande operato delle forze dell’ordine, composta davvero da eroi. Inoltre, in questi anni, l’unico attentato è stato compiuto dall’italiano, esponente dell’estrema destra, Luca Traini.

Allarme terrorismo

Nei giorni scorsi, a Roma era scoppiato il panico. In seguito ad una lettera anonima, le forze dell’ordine si sono messe a ricercare un tunisino, tale Atef Mathloufi. In seguito all’allerta, è scattato subito il dispositivo di sicurezza. Sono state coinvolte anche delle altre forze dell’ordine impegnate nella prevenzione antiterrorismo. La foto segnaletica del 41enne tunisino, sospettato di essere un terrorista fondamentalista islamico, è stata inviata a tutti gli uffici investigativi, e anche alle pattuglie sul territorio. Le ricerche si stavano svolgendo incessantemente, ma non si riusciva ad arrivare ad un esito positivo. Adesso, si sa il perché. Atef Mathloudi non soltanto non era a Roma, ma non era proprio nel nostro Paese. Intervistato dalla trasmissione Chi l’ha visto, Atef Mathlouthi afferma il contrario rispetto a quanto pensato inizialmente. Infatti, lui adesso è in Tunisia, e non a Roma come si pensava. Ha dichiarato: “Non sono un terrorista, non sono latitante, la polizia tunisina mi ha interrogato tutto il giorno. Denuncio tutti”. Atef Mathlouthi ha dichiarato di essere stato interrogato per un giorno intero dalla polizia tunisina. Esperienza che non aveva preventivato, e che non gli è stata gradita.
L’uomo è stato più volte arrestato a Palermo per spaccio di droga. Tuttavia, non vi è al momento nessuna prova di terrorismo a suo carico. Nulla fa pensare che faccia parte del movimento jihadista. Inoltre, non sono rare segnalazioni similari a quella avvenuta su Atef Mathlouthi, che però poi si sono rivelate totalmente infondate.