Nel corso di una manifestazione a Roma di stampo antinazista, un centinaio di nostalgici dell’Unione Sovietica ha iniziato a inveire contro Zelensky. Il presidente dell’Ucraina è stato offeso svariate volte, venendo etichettato come un “cocainomane” e un “burattino degli Usa”. La manifestazione si è infine trasformata in un vero e proprio evento pro Putin. Il 9 maggio si celebra in Russia la Giornata della Vittoria, per ricordare la sconfitta della Germania nazista. Il corteo di Piazza San Giovanni, invece, ha elogiato l’attuale presidente russo per la sua “operazione militare” che sarebbe volta a “denazificare l’Ucraina”.
Roma, manifestazione contro Zelensky: gli elogi a Putin
Una manifestante ha dichiarato a FanPage: “Putin terminerà l’operazione militare, caccerà tutti i nazifascisti creati e addestrati dagli americani”. Un’altra indossante una maglietta col volto di Vladimir Putin ha dichiarato: “Sulla maglietta c’è scritto: Putin è il più gentile tra le persone. Putin protegge il nostro Paese e libera da fascismo e nazismo. I morti di Bucha? Non sono uccisi, lui protegge”.
Le teorie di una partecipante al corteo
Secondo un’altra manifestante “la guerra è stata iniziata dagli americani nel 2014 con il colpo di Stato a piazza Maidan a Kiev. Hanno provocato la guerra civile nel Donbass, con oltre 15mila morti in otto anni. E il mondo taceva, perché il mondo è un po’ ipocrita… in giro c’è troppa propaganda americana. Smettetela di guardare la propaganda americana”.