Asia Angaroni Sono quattro i rapinatori che nella mattinata di venerdì primo giugno 2018 hanno assalito un furgone portavalori. Il colpo è avvenuto intorno alle 7 del mattino, in via Aurelia, a Roma. Ad aver realizzato il colpo grosso sarebbero stati quattro finti agenti, dal volto coperto e armati. Il bottino è di ben 1,5 milioni di euro. Il gruppo di rapinatori sembra sia scappato a bordo di un Doblò. La targa sarebbe straniera.
Assalito un furgone portavalori
Il colpo sarebbe stato realizzato da quattro rapinatori travestiti da agenti della polizia. L’assalto al furgone portavalori è stato effettuato intorno alle 7 della mattina di venerdì primo giugno. L’agguato in via Aurelia, nella Capitale.
Stando alle prime ricostruzioni, sarebbero quattro i finti agenti ad aver tentato la fortuna, mettendo a segno un colpo dall’inestimabile valore. I rapinatori, a volto coperto e armati di fucile, sono entrati in azione mentre il mezzo blindato stava per fermarsi davanti a un supermercato. I rapinatori pare indossassero pettorine con la scritta “polizia”. Così sarebbero riusciti a disarmare i tre vigilantes, pronti a ritirare l’incasso.
Quindi, con il loro bottino pari a un milione e mezzo di euro, sono fuggiti a bordo di un furgoncino Doblò, con targa straniera. Le forze dell’ordine hanno già predisposto diversi posti di blocco nelle principali arterie stradali della città. In attesa dell’individuazione dei rapinatori, un elicottero continua a sorvolare la Capitale.
Altri casi
Non è il primo colpo grosso portato a segno a Roma. Pochi anni fa era finita in tragedia una sparatoria successiva all’assalto di un altro portavalori. A tentare la rapina era stato un italiano di 39 anni. Immediato l’intervento dei carabinieri del gruppo radiomobile. Così ne è nata una sparatoria. Inutili i soccorsi.
L’accaduto risale al 19 aprile 2014. Erano le 7.30 del mattino e l’assalt0 è stato messo a segno davanti al supermercato della Circonvallazione Aurelia 21, a Roma.
Più recente la notizia dell’arresto della “Banda della Golf”. Così era stato denominato il gruppo di 8 persone, tra i 30 e i 60 anni, che puntava a colpire portavalori ed esercizi commerciali. L’associazione criminale, costituita e diretta da un quarantottenne pluripregiudicato campano gravitante nella Capitale, si serviva di una base logistica a Tor Bella Monaca. Così poteva sia occultare armi e capi d’abbigliamento sia progettare colpi da eseguire nello stesso quartiere. Tra le zone più colpite anche Tuscolana, Casilina, Prenestina e Acilia.
Dopo ogni colpo messo a segno, fuggivano con la loro vettura preferita: una VW Golf.
