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Roma: maltrattamenti contro convivente, divieto di avvicinamento per un 42enne

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Roma, 6 dic. - (Adnkronos) - Gli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva nei confronti di un uomo di 42 anni, domici...

Roma, 6 dic. – (Adnkronos) – Gli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva nei confronti di un uomo di 42 anni, domiciliato a Guidonia, poiché gravemente indiziato di pesanti maltrattamenti familiari perpetrati nei confronti della convivente di 36 anni e della loro figlia di 3 anni. L’indagato da circa tre anni sottoponeva la sua compagna, a condotte violente, minacciose e moleste, spesso alla presenza della figlia minore, sottoponendola a continue vessazioni fisiche e morali ed instaurando così un sistema di vita familiare abitualmente doloroso e avvilente, provocando nella vittima un forte stato di assoggettamento e paura.

Lo scorso 29 ottobre, la donna, all’apice dell’ennesima aggressione, fuggiva di casa in forte stato di agitazione riuscendo a raggiungere nel cuore della notte il Commissariato di San Basilio. Agli agenti riferiva che il compagno l’aveva brutalmente picchiata, così come era già accaduto tante altre volte. In quel momento, di estremo dolore, la donna è stata confortata e rassicurata dei poliziotti che l’hanno accolta. Nella circostanza, non intendeva sporgere formale denuncia nei confronti dell’autore del reato, così come spesso accade.

La Procura di Tivoli disponeva dunque un approfondimento investigativo, delegando tali attività agli agenti del pool specializzato del Commissariato di Tivoli. Le indagini permettevano di constatare la gravissima condizione pregiudizievole in cui la donna e la figlia versavano, tanto che, una volta raccolte le testimonianze e i vari riscontri alle dichiarazioni apprese della vittima, il Gip del Tribunale di Tivoli emetteva nei confronti dell’indagato, un'ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico.