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Roma: Marino potrebbe ritirare le dimissioni, ma il PD frena: 'Esperienza chiusa'

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Le dimissioni del sindaco Marino diventeranno effettive solo dal 2 novembre in poi, ma il sindaco dimissionario sembra ancora incerto se ritirarle o meno. Intanto nega ogni accusa, continua a rivendicare la trasparenza dei propri comportamenti, dentro e fuori le aule consiliari, e la liceità delle ...

Le dimissioni del sindaco Marino diventeranno effettive solo dal 2 novembre in poi, ma il sindaco dimissionario sembra ancora incerto se ritirarle o meno. Intanto nega ogni accusa, continua a rivendicare la trasparenza dei propri comportamenti, dentro e fuori le aule consiliari, e la liceità delle proprie spese.

Ieri, Ignazio Marino, ha trascorso quattro ore in Procura per rendere dichiarazioni spontanee sul caso delle spese di rappresentanza e sugli scontrini delle cene istituzionali, vera pietra della discordia che ha generato una ridda di polemiche e le successive dimissioni.

Ieri non ha preso parte alla prima udienza del primo processo su Mafia Capitale, anche se il Comune romano si è costituito parte civile. Mentre ha preferito incontrare ancora una volta, la stampa in Campidoglio per tutelare la propria immagine dall’attacco delle opposizioni ma anche dei suoi detrattori presenti nello stesso partito.

Intanto il commissario del Pd,Matteo Orfini, ha sbarrato la strada ad ogni ipotesi di ripensamento di Marino, dichiarando di fatto chiusa l’esperienza del medico al governo della città capitolina, anche per l’immagine offuscata ormai dai presunti scandali: “La nostra linea – ha ribadito Orfini – non cambia, resta la stessa. Ormai non ci sono più i margini per andare avanti‘.

Dello stesso avviso è anche l’assessore alla legalità del Comune di Roma , in quota Pd, Alfonso Sabella, ospite della trasmissione Porta a Porta: ‘Quando il sindaco di Roma ha presentato le dimissioni sono andato a dirgli che non c’erano più le condizioni politiche e ne ha preso atto. Oggi sa che queste condizioni non ci sono. Io aspetto e so che il 2 novembre deve arrivare un commissario a Roma. Quella che ha trovato Marino è una città divorata dalla corruzione. Dovremmo affrontare il problema reale: ho trovato una macchina amministrativa completamente fuori controllo, autostrade aperte per la criminalità che non ha fatto che gozzovigliare in questi anni‘.