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Roma, prof insulta studentessa sui social: "Quella zocc*** avrà quel che si merita"

Liceo Albertelli

Una docente del liceo classico Albertelli si è lamentata su Facebook delle liti con gli alunni sul vestiario. Un altro prof è passato agli insulti

Un’insegnante del liceo Albertelli di Roma ha scelto di usare il suo profilo Facebook per lamentarsi delle continue e insostenibili liti con gli studenti per come decidono di vestirsi per recarsi a scuola. Un altro professore ha commentato insultando in modo pesante una studentessa.

Roma, prof insulta studentessa sui social

Un’insegnante del liceo classico Pilo Albertelli di Roma ha condiviso un post sui social per raccontare i litigi che avvengono con gli studenti per via dell’abbigliamento a scuola. Un suo collega ha commentato passando direttamente ad insulti sessisti. “Una docente, non io, fa notare a un’alunna che non ha un abbigliamento adeguato, anche in base al regolamento. L’alunna, come se rispondesse a una bambina, risponde ‘E chi lo dice? Come si permette? Vogliamo andare a continuare questa discussione dal preside?’. La docente va in vicepresidenza, dove l’alunna era già andata a denunciare l’ardire dell’insegnante insieme a mezza classe accorsa per sostenere la compagna. Poi, alla fine, tutto si conclude con un nulla di fatto” è il post condiviso su Facebook, riportato da Repubblica Roma.

Roma, prof insulta studentessa sui social: “Quella zocc*** avrà quel che si merita”

Un altro docente, di Genova, ha risposto nei commenti, insultando la studentessa. “Sta zocc*****a avrà quel che si merita non appena troverà un superiore nella sua vita lavorativa” ha scritto. Il suo commento non è passato inosservato e a commentarlo è stata anche Valeria Cigliana, rappresentante degli studenti del liceo Albertelli. “È assurdo che una frase simile parta da un professore. I docenti dovrebbero essere i nostri formatori, non esprimersi con parole e offese. Se un ragazzo va a scuola in pantaloncini corti gli viene chiesto se stia andando al mare. Se una ragazza indossa una canottiera non sta andando in spiaggia, ma è ‘una zocc*****a’: un ragionamento maschilista e retrogrado. In questi giorni a Roma ha fatto molto caldo e noi siamo in aule senza condizionamento. Il regolamento sull’abbigliamento andrebbe rivisto, ma intanto definire una zocc*****a una studentessa per essersi vestita in modo non conforme alla normativa non è normale” ha aggiunto.