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Roma, rissa al funerale di un 80enne per contendersi la sua eredità

A Roma sono dovuti intervenire i carabinieri per una rissa ad un funerale

La pace eterna può attendere a Roma, dove una rissa al funerale di un 80enne per contendersi la sua eredità innesca una sarabanda di botte, urla e malori

Botte da orbi per la casa della “buonanima” e carabinieri di Roma accorsi a sedare una maxi rissa al funerale di un 80enne in cui alcuni parenti avevano deciso di contendersi la sua eredità a suon di cazzotti. Sarebbe stata questa la motivazione riportata dai media locali per cui alcune persone presenti alle esequie avrebbero iniziato a darsele di santa ragione: il lascito della casa. L’episodio di incresciosa violenza si è verificato lo scorso 30 dicembre nel quartiere Testaccio

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Pare che tutto abbia avuto innesco alla fine della funzione religiosa e con il capannello di parenti raccolti intorno all’auto dei servizi funerari. Ed avrebbe avuto inizio con degli insulti che avrebbero funto da “miccia” per la fase più “spiccia”, poi si sarebbe passati alle mani. E ci si sarebbe passati con tante di quella foga che ad un certo punto una donna presente al funerale si è sentita male

Carabinieri e 118 accorsi dopo una rissa al funerale di un 80enne di Roma

I media spiegano che il capannello (non i partecipanti diretti alla rissa) era composto da una ventina di persone e che ad un certo punto qualcuno ha chiamato sia i Carabinieri per sedare quel casino che il 118 per soccorrere la donna che si stava sentendo male. Sul posto sono arrivate due pattuglie dell’Arma ed un’ambulanza e ciascuno degli equipaggi ha fatto il suo: riportare la calma, verbalizzare e prestare soccorso alla donna. 

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Va detto che i militari ci avrebbero messo un po’ a distanziare i contendenti, dato che qualcuno di essi non si sarebbe fatto intimorire dalla presenza dell’Arma ed avrebbe tentato ulteriori “assalti”. Fanpage spiega che si, il motivo del contendere che inizialmente aveva riguardato solo due uomini seguiti a ruota dai rispettivi famigli e sodali, era proprio l’abitazione del defunto e il diritto ad andare ad abitarci.