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Roma, addio Totti: ultima gara con il Genoa, possibile futuro in America

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Roma trepidante per l'addio di Francesco Totti, uomo simbolo della squadra capitolina, che domenica contro il Genoa chiuderà la sua carriera giallorossa

Roma che disputerà l’ultima gara del campionato 2016/2017 contro il Genoa. Un match che servirà alla squadra di Luciano Spalletti per mettere il sigillo sulla seconda piazza. Ma in realtà il centro dell’attenzione di tutti i tifosi sarà rivolto ad un giocatore in particolare. Si tratta di Francesco Totti che è giunto al passo d’addio. Manca una gara per chiudere la sua carriera romanista. Una vita giallorosso, una vita votata a perseguire i colori della sua città.

Totti è nato il 27 settembre 1976, ha giocato sia da centrocampista che da attaccante, tra il 1998 e il 2006 ha vestito la casacca della Nazionale italiana. La sua carriera è stata totalmente giallorossa. Di certo è stato uno dei migliori giocatori italiani, una delle poche bandieri esistenti al giorno d’oggi.

E’ il giocatore che nella storia della Roma è risultato il più presente e colui che ha segnato il maggior numero di reti. Dal 1998 ne è capitano. Ha totalizzato anche il maggior numero di presenze e reti pure nelle Coppe Europee. Ha un curriculum davvero eccezionale. In Champions è il giocatore più anziano ad aver segnato un gol a 38 anni e 59 giorni.

E’ uno degli unici 8 giocatori del calcio italiano ad aver superato le 300 reti nel massimo campionato assieme a Piola, Del Piero, Inzaghi, Meazza, Toni, Baggio e Di Natale. Ha ottenuto in cinque occasioni il premio quale miglior giocatore del nostro paese. Giovanili che Totti ha trascorso tra la Fortitudo Luditor, la Smit Trastevere, la Lodigiani e quindi la Roma. In prima squadra dal 1992 coi giallorossi.

A farlo esordire in Serie A è un maestro come Vujadin Boskov. La prima in assoluto avviene all’età di 16 anni in un Brescia-Roma, subentra ad un compagno nei minuti finali di quella sfida. Dal primo minuto esordisce l’anno seguente in casa contro la Sampdoria. Dal 1995/1996 diventa titolare dei giallorossi.

A lasciargli la fascia de capitano sarà il brasiliano Aldair. E’ il 1998. Da quel momento non se la toglierà più. Quatrto anni dopo decide di trasformarsi in attaccante aumentando notevolmente la sua media gol stagionale. A tutt’oggi ha totalizzato 618 presenze realizzando 250 reti.

In Nazionale sono state 58 le presenze con 9 reti segnate. E’ famoso per il suo “cucchiaio” nella battuta dei calci di rigore. Sposato con Ilary Blasy ha tre figli. E’ anche soprannominato “er pupone”.

Adesso giunge l’ultima gara, una sfida che chiuderà la carriera giallorossa. Ma quale futuro avrà Totti? Dalla dirigenza giallorossa le voci parlano di un ingresso in società con un contratto per sei anni già firmato. Con Luciano Spalletti il clima è alquanto teso. I due non si amano tanto. Spesso Totti infatti viene mandato in campo solo negli ultimi minuti oppure addirittura fatto scaldare ma non utilizzato.

Chiaro che il giocatore attenderà prima di decidere di capire quale mister ci sarà il prossimo anno nella squadra capitolina. La voglia di Totti però è quella di proseguire, Emirati Arabi (Dubai) oppure America (Miami) potrebbero essere le mete prescelte. Un calcio meno ansioso, più tranquillo e certamente un ingaggio alquanto elevato.

Vederlo ancora in Italia appare alquanto difficile. Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha sempre ricordato come Totti sia un “bene dell’Unesco” e che “le porte della sua squadra sono assolutamente aperte se volesse trovare un ambiente meno stressante”. Vederlo però nel nostro paese sembra davvero una chimera, molto più probabile l’estero.